SARA SERVADEI
Cronaca

Spazi pubblici più verdi. Ecco il progetto sperimentale. E piazza Mameli cambierà volto

Piantumazioni di alberi, asfalto drenante e fotovoltaico: lavori da oltre un milione in otto luoghi. L’assessore Gallonetto: "Nessun posto auto andrà perso, ma serve più vegetazione in centro storico".

Il parcheggio di piazza Mameli in una foto d’archivio Nel tondo il parco all’ex caserma Alighieri

Il parcheggio di piazza Mameli in una foto d’archivio Nel tondo il parco all’ex caserma Alighieri

Otto luoghi in totale: sei aree verdi e due parcheggi. In comune hanno un progetto sperimentale: lo scopo è mettere in campo interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano. Che significa percorsi nel verde, asfalto drenante, pannelli fotovoltaici, alberi: soluzioni che rendano più ’green’ il territorio. "Stiamo entrando sempre di più dentro a quel vortice che è la crisi climatica, nonostante qualcuno voglia negarlo – dice Igor Gallonetto, assessore comunale al Verde pubblico – ed è sotto gli occhi di tutti. Bisogna strutturarsi e provare a essere pronti. Occorre rendersi conto del momento che stiamo vivendo e cercare di adoperarsi per le evenienze".

Il progetto costa in totale oltre 1 milione e 100mila euro: fondi derivanti dal Pnrr. E quindi i cantieri dovranno essere tutti conclusi entro la fine del 2026. Al momento è in corso la progettazione: bisognerà comunque fare in fretta per stare nei tempi.

Partiamo dall’intervento che sarà forse di maggiore impatto - o che, comunque, avrà le conseguenze più visibili per una buona fetta della popolazione: una riqualificazione green della centralissima piazza Mameli, per 1.500 metri quadrati. "Lì non c’è un albero e bisogna che iniziamo a mettere alberi anche in centro – spiega Gallonetto –. Nessun posto auto andrà perso, sarà ristrutturata la concezione di spazio. L’asfalto attuale verrà sostituito con asfalto drenante per rendere la superficie permeabile all’acqua e inoltre verranno inserite delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Verrà anche inserito un meccanismo di raccolta delle acque meteoriche per il loro riutilizzo. Sarà un intervento simile a quanto stiamo già facendo nel parcheggio in fondo a via Meucci, dove i lavori sono iniziati l’anno scorso a settembre e termineranno ad agosto 2025".

Il progetto sperimentale include poi altre sette aree: il parco Piccioni a Savio (9.100 metri quadri), il giardino Vittime di Hiroshima a Sant’Alberto (15.700 metri quadrati), il parco Siboni a Grattacoppa (8.000 metri quadrati), il giardino dietro alla chiesa di Santerno (3.000 metri quadrati), il parco fluviale di via Galilei (40mila metri quadrati), l’ex caserma Alighieri (15.000 metri quadrati) e il parcheggio di Punte Alberete (1.200 metri quadrati). "È un progetto che il nostro Comune è riuscito a inserire nell’ambito del Pnrr e che ha vinto il bando dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – prosegue Gallonetto –. Nei parchi saranno fatti dei percorsi e ripiantumati gli alberi, nei parcheggi asfalti drenanti e sistemi di raccolta delle acque meteoriche, oltre all’inserimento di alberature. Per alcuni interventi la progettazione è già partita, per altri è in partenza: ci sono state delle modifiche a causa del cambio del Codice degli appalti, ma siamo in carreggiata".

Sara Servadei