La Uiltrasporti ha chiesto che "non si perda la progettualità per un passo avanti del settore" alla luce della vendita dell’area "per i servizi dell’autotrasporto".
In particolare, "da notizie di stampa e dal sito dell’Adsp", si è venuto a sapere che "l’Autorità di sistema portuale sarebbe intenzionata a vendere il terreno che era stato individuato per creare un’area di servizi all’autotrasporto". Si tratta "dell’appezzamento su via Stefano Bondi, a sud dal comparto artigianale Bassette e a Nord Ovest dal canale Magni, dove con la modalità del project financing si era portato avanti un piano che avrebbe reso possibile attrezzare un’area di sosta dotata di 214 stalli per tir, compresi quelli per camion refrigerati, comprendendo anche piazzole attrezzate per il trasporto di animali vivi e ulteriori dotate degli standard per i mezzi che trasportano merci pericolose".
Per Uiltrasporti, l’investimento, "frutto di una partnership pubblico-privata, avrebbe coperto una necessità di cui si parla da decenni e che, negli stessi intenti dichiarati dall’ente portuale, aveva una funzione duplice". Ovvero "da un lato offrire un’opportunità agli addetti della logistica e dell’autotrasporto" con "area ristoro e possibilità di farsi la doccia e rinfrescarsi". Dall’altro avrebbe "ovviato, almeno in parte, a una problematica di sicurezza: via Baiona è in alcune fasi della giornata bloccata non solo dal traffico dei mezzi pesanti, ma anche da una loro sosta impropria". E cioè "tir che attendono di effettuare l’entrata nei vari stabilimenti, Marcegaglia in primis".
Ora tale prospettiva "giunge a una oggettiva impasse dopo che l’unico gruppo che aveva presentato una propria candidatura al project financing, aggiudicandosi la concessione dell’area, si sarebbe tirato indietro per gli aggravi di costo nel frattempo maturati in questi anni di ascesa dell’inflazione". Come Uiltrasporti di Ravenna "non vogliamo certamente inserirci in una discussione che attiene" Adsp e il privato; "il nostro intervento però è volto a invitare a non fare cadere ancora una volta nel vuoto un ragionamento utile a migliorare le condizioni di lavoro degli operatori del ramo trasporti e le condizioni di sicurezza di molti occupati del sistema portuale nel suo complesso". L’auspicio "è che con la vendita e il mantenimento della destinazione d’uso stabilita il progetto finalmente decolli".