Tre persone ai domiciliari in esecuzione ad altrettante ordinanze di custodia cautelare emesse a vario titolo dal gip Andrea Galanti per bancarotta, riciclaggio e frode. E il sequestro preventivo di oltre due milioni di euro tra disponibilità finanziarie, fabbricati e beni mobili. È il risultato di un’inchiesta della guardia di Finanza coordinata dal pm Angela Scorza su una ditta di Solarolo del settore della fabbricazione e rigenerazione di cartucce e toner per stampanti. Le verifiche dei finanzieri della Compagnia di Faenza erano scattate da un controllo fiscale nei confronti della società e da segnalazioni su operazioni all’estero. In particolare i militari manfredi - prosegue l’accusa - sono riusciti a ricostruire una serie di operazioni societarie ritenute anomale (quali passaggi di quote sociali, distrazione di liquidità e di beni aziendali). Nel mirini degli inquirenti c’è finita anche la reale esistenza dei crediti commerciali maturati anche nei confronti di imprese estere (Svizzera e Slovacchia) - risultati poi falsi - che i tre, ora ai domiciliari, avrebbero sistematicamente presentato agli istituti di credito per ottenere l’anticipazione di liquidità.
Del denaro così incassato, circa tre milioni di euro, venivano fatte immediatamente perdere le tracce attraverso pagamenti di fatture per operazioni inesistenti emesse da imprese fittizie riconducibili agli stessi indagati. Un sistema adottato sino a pochi mesi prima della sentenza di fallimento datata luglio 2020 e che ha portato a dissipare una somma complessiva di oltre cinque milioni di euro in danno della massa dei creditori - tra i quali figurano ad esempio lo Stato, i dipendenti e i fornitori - nei cui confronti la società aveva un’esposizione debitoria di circa due milioni di euro.
L’ordinanza è stata eseguita nell’agosto scorso; il sequestro dei ben, sui quali potranno farsi valere le legittime pretese dei soggetti danneggiati, si è concluso pochi giorni fa.
L’operazione - hanno rilevato le Fiamme Gialle in una nota - testimonia l’impegno quotidianamente della Finanza a presidio della legalità e della sicurezza economico-finanziaria del Paese, a tutela dell’integrità delle risorse erariali, della leale concorrenza tra gli operatori e degli interessi dei creditori in buona fede.