Serviva un punto fermo ed è arrivato: Snam ha perfezionato l’acquisto del rigassificatore galleggiante da 5 miliardi di metri cubi destinato a Ravenna ‘Bw Singapore’ da Bw Lng per 400 milioni di dollari (367 milioni di euro circa). L’ufficializzazione cristallizza un’operazione annunciata nel luglio del 2022. Quanto detto consentirà alla società (con sede a San Donato Milanese e quotata in Borsa), attiva nel trasporto, nello stoccaggio e rigassificazione del metano di poter contare su una nave metaniera in grado di operare sia per il trasporto del gas naturale liquefatto (Gnl), sia come rigassificatore galleggiante (Fsru).
La ’Bw Singapore’ è stata costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170mila metri cubi di gas naturale liquefatto e Una capacità di rigassificazione di circa 5 miliardi di metri cubi l’anno. Sarà ubicata al largo delle coste di Ravenna, a circa 8 chilometri di distanza da Punta Marina e si prevede che inizierà a operare nel 2025, dopo la conclusione dell’iter autorizzativo e regolatorio e le opere necessarie per l’ormeggio e il collegamento alla rete di Snam. "Con la finalizzazione dell’acquisto della ’BW Singapore’ – spiega l’amministratore delegato Stefano Venier –, Snam compie un altro passo importante per garantire una maggiore sicurezza e diversificazione degli approvvigionamenti energetici dell’Italia, in un contesto globale sfidante e in continua evoluzione". "Insieme alla Golar Tundra, la cui messa in esercizio a Piombino è avvenuta a luglio del 2023 – conclude – consentirà di portare la capacità di rigassificazione complessiva del Paese dall’attuale 25% a circa il 40% della domanda di gas naturale a livello nazionale".
Nei prossimi mesi Snam avvierà le attività per la contrattualizzazione della capacità di rigassificazione del Gnl che si renderà progressivamente disponibile con l’avvio dell’operatività della ’Bw Singapore’. La nave rappresenterà il ’cuore’ del rigassificatore. Con questa operazione Ravenna si conferma snodo centrale della futura strategia energetica nazionale. L’iter dei lavori, come spiegato alcune settimane fa nella città bizantina, prevede l’avvio dell’installazione della piattaforma di ormeggio nell’aprile del prossimo anno. A luglio vi sarà la posa della condotta sottomarina e la fine lavori è prevista per dicembre 2024. L’avanzamento dei lavori è al momento del 24% per la parte a terra, mentre quella offshore si attesta al 7%. L’investimento è di circa un miliardo e 25 milioni arriveranno da Snam alla città di Ravenna sotto forma di compensazioni e mitigazioni. Importante sarà la ricaduta economica: attualmente sono al lavoro 850 persone che diventeranno 1.200 nel momento di massimo sforzo. Sono coinvolti più di cento fornitori; sono stati assegnati contratti a imprese del territorio ravennate per più di 300 milioni di euro. Cifre che rendono bene l’importanza dell’intera operazione.
Luca Bertaccini