DAMIANO VENTURA
Cronaca

Smontate le lancette dalla torre civica. Restauro per il meccanismo dell’orologio

Se ne occuperà la Trebino di Genova, azienda leader nella manutenzione di apparecchi monumentali. Intervento indispensabile per la riequilibrazione del peso e per garantire il funzionamento del sistema.

Lo smontaggio delle lancette dell’orologio della torre civica di Faenza effettuato ieri

Lo smontaggio delle lancette dell’orologio della torre civica di Faenza effettuato ieri

Sono ufficialmente iniziati i lavori di ripristino dell’orologio della torre civica di Faenza, un simbolo storico e identitario della città. Nella giornata di ieri, personale specializzato della Trebino di Genova, azienda leader nel settore della manutenzione di orologi monumentali con interventi eseguiti su prestigiosi orologi tra cui quello del Quirinale a Roma e della Basilica di San Pietro in Vaticano, ha avviato le prime operazioni tecniche necessarie al restauro del meccanismo.

Tramite l’utilizzo di una piattaforma aerea, è stata effettuata la rimozione delle lancette dai quattro quadranti della torre civica. L’intervento si è reso indispensabile per la ricalibrazione del peso e per garantire il corretto funzionamento dell’intero sistema. L’operazione effettuata ieri rappresenta il primo passo per restituire alla città un orologio pienamente efficiente, capace di scandire nuovamente il tempo per i cittadini.

I lavori prevedono l’installazione di un moderno sistema automatico, dotato di controllo da remoto, che consentirà all’orologio di battere le ore e i quarti d’ora sulle campane, oltre a regolare il movimento dei quattro quadranti esterni. Inoltre, il nuovo meccanismo permetterà l’adeguamento automatico dell’orario in occasione del passaggio all’ora legale e del ritorno all’ora solare.

La rimozione delle lancette, eseguita ieri mattina, si è resa necessaria a causa di uno squilibrio che comprometteva il regolare movimento del meccanismo, causando frequenti arresti. Una volta completati gli interventi di ripristino su di esse, la ditta tornerà a Faenza per ultimare il lavoro, restituendo così alla comunità uno dei suoi simboli più amati.