Sicurezza stradale, esercitazioni in piazza

L’iniziativa ha coinvolto gli alunni di scuole primarie del territorio, Polizia locale,. Aci e Progetto sicurezza

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Alunni in piazza per la sicurezza stradale. Si è svolto ieri l’evento patrocinato dal Comune e curato da Progetto Sicurezza Faenza e Aci e intitolato ’In piazza con le scuole per la Sicurezza Stradale’. L’obiettivo era mettere in pratica ciò che i volontari dell’associazione hanno spiegato durante l’anno scolastico 20212022 recandosi in alcune scuole primarie del Comune per educare i ragazzi ai comportamenti e alle regole da tenere quando si è per strada. A tutti gli alunni accolti in piazza del Popolo prima sono stati fatti dei quiz da parte di funzionari ACI, poi sono stati indirizzati verso l’area gestita dalla Polizia Municipale per fare una gimcana didattica con prove di guida e di rispetto della segnaletica stradale. A contorno dell’evento erano presenti gli stand dell’Avis Comunale, dell’associazione Onlus Faenzaperte che fra l’altro ha fatto eseguire agli studenti alcune prove di primo soccorso.

Da anni l’associazione Progetto Sicurezza Faenza con il suo presidente Alvaro Vanni si batte per la sicurezza e l’educazione stradale in particolare per gli utenti più vulnerabile come ciclisti e pedoni. "Con le nostre iniziative portate avanti nel corso degli ultimi anni – dice Vanni – desideriamo tenere alta l’attenzione su un problema serio e a nostro parere scarsamente affrontato dalle istituzioni. Il mancato rispetto delle regole, la disattenzione alla guida, l’alta velocità e l’utilizzo del cellulare causano ancor oggi fra i ciclisti di tutte le età oltre 200 morti all’anno mentre più di 1000 sono i pedoni che perdono la vita, senza contare i feriti". Erano presenti il presidente dell’Aci Ravenna, Giancarlo Minardi, e rappresentanti delle istituzioni, a partire dagli assessori Massimo Bosi (sicurezza) e Martina Laghi (istruzione e sport). Presente anche il presidente della Società ciclistica Faentina, Raffaele Babini.

"Queste manifestazioni – conclude Vanni – non hanno la presunzione di fermare il fenomeno, ma fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per arginarlo, coinvolgendo i ragazzi più giovani che saranno i futuri automobilisti".

Gabriele Garavini