REDAZIONE RAVENNA

Si potenzia l’hospice Villa Adalgisa: "Siamo un punto di riferimento. Abbiamo già i permessi per costruire"

La struttura si ingrandirà, aggiungendo 11 posti letto agli attuali 19. In arrivo anche 30 appartamenti per anziani autosufficienti. L’arcivescovo Ghizzoni: "Il bisogno degli anziani è in forte crescita".

Si potenzia l’hospice Villa Adalgisa: "Siamo un punto di riferimento. Abbiamo già i permessi per costruire"

Si potenzia l’hospice Villa Adalgisa: "Siamo un punto di riferimento. Abbiamo già i permessi per costruire"

A più di dieci anni dalla sua apertura, l’hospice Villa Adalgisa di Ravenna si ingrandirà aggiungendo 11 posti letto agli attuali 19, e con la costruzione di un Centro ambulatoriale di medicina fisica e riabilitazione (Car), al servizio di degenti e cittadini, e di una Senior Housing con 30 appartamenti (20 monolocali e 10 bilocali) per anziani autosufficienti soli. Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente, grazie ad accorgimenti ‘green’ – in primis impianti fotovoltaici sui tetti e nelle pensiline dei parcheggi auto – per essere autosufficienti sotto il profilo energetico. "Da sperimentale qual era inizialmente – ricorda Pietro Segata, presidente di Società Dolce che gestisce l’hospice –, oggi la nostra struttura è un punto di riferimento per la città in materia di cure palliative e di fine vita. Abbiamo già ottenuto i permessi di costruire, per cui presto il progetto potrà prendere forma. Si tratta di una risposta ai bisogni crescenti di una società in forte evoluzione, in cui l’allungamento delle aspettative di vita non sempre va di pari passi con una buona qualità di vita". In provincia di Ravenna, come ricordato da Roberta Mazzoni, direttore del distretto sociosanitario dell’Asl Romagna, ci sono già oltre il 40% di famiglie formate da una sola persona. Un dato in linea con le tendenze nazionali dove le famiglie monoparentali passeranno dai 9 milioni del 2021 agli 11 nel 2040.

"Sosteniamo il progetto che è pensato per i più deboli – afferma l’arcivescovo della diocesi di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni –. Il bisogno degli anziani è in forte crescita come dimostrano le liste d’attesa". Nei suoi dieci anni di attività, il primo hospice accreditato del distretto di Ravenna (ne esistono anche a Lugo e a Faenza), ha accolto oltre 3mila persone. La festa del decennale, prevista nel 2022, è saltata per via dell’alluvione. "Abbiamo provato anche l’esperienza dell’evacuazione – ricorda la direttrice sanitaria Sara Ori –, per la vicinanza del Montone in piena. Alcuni pazienti sono stati trasferiti nella vecchia comunità di Santa Teresa. Un ringraziamento va a tutto il nostro meraviglioso staff, sempre efficiente e umano anche nei momenti di difficoltà". L’impegno profuso è stato ricompensato dal bollino d’oro dell’accreditamento sanitario internazionale, ‘Accreditaion Canada’, un prestigioso riconoscimento di qualità. Nel 2023, in collaborazione con InfinityHub, Società Dolce ha finanziato i lavori per l’efficientamento energetico dell’hospice: l’investimento è stato di 600mila euro, di cui circa un terzo con il crowdfunding. Così sono stati realizzati un impianto fotovoltaico di 96,4 kw, una nuova pompa di calore per acqua calda sanitaria e riscaldamento, e nuovi infissi. La nuova sfida sarà ora l’ampliamento dei posti letto dell’hospice, così come la creazione di un Centro ambulatoriale avanzato e di 30 appartamenti su tre piani per il cohousing per anziani, con spazi in comune, due palestre, una piscina e garage sotterranei per 60 auto.

Roberta Bezzi