Sfinge, liquidato acconto di 600mila euro alle Cab. Dopo un anno e mezzo dagli eventi alluvionali di maggio 2023, tre cooperative agricole braccianti (CAB) della provincia di Ravenna (Terra, Agrisfera e Massari) hanno concluso, fanno sapere "la doppia istruttoria prevista dal sistema di risarcimento per i danni da alluvione, che ha nella piattaforma Sfinge il proprio principale riferimento e strumento". Al momento, scrive Legacoop, "è stato liquidato un acconto di 600mila euro (pari al 50% del contributo riconosciuto). Prima di ottenere l’intero importo, dovrà essere completata entro 18 mesi la fase di rendicontazione che prevede la presentazione di ulteriore documentazione". Nel complesso le CAB ravennati avevano subito danni per circa 30 milioni di euro.
Della Cab Terra si parlò molto nei giorni dell’alluvione, la cooperativa allagò i campi per evitare che l’acqua raggiungesse l’abitato di Ravenna: diedero il via libera al taglio degli argini, così che l’acqua sommergesse i loro campi. Fabrizio Galavotti, presidente di Cab Terra fu tra coloro che in un attimo – "non ci siamo mica seduti attorno a un tavolo per decidere", raccontò – decisero di sacrificare 200 ettari di campi. "Le cooperative di braccianti agricoli hanno dato una risposta alla comunità. Ci sono aziende sul territorio da oltre un secolo, che hanno sempre contribuito alla sviluppo del territorio. Nel dna delle cooperative braccianti il bene comune viene prima del profitto. Quindi, sì, lo rifaremmo".
Ora, finalmente, la liquidazione. "Un risultato importante – scrive Legacoop – raggiunto grazie al supporto di Federcoop Romagna, ma le difficoltà non sono mancate. Gli uffici si sono trovati di fronte a una serie di farraginosità e complicazioni, in particolare per quanto riguarda la rendicontazione richiesta per i lavori svolti in economia, spesso eseguiti per affrontare con urgenza interventi indifferibili.
I tecnici, inoltre, hanno rilevato una forte disomogeneità e discrezionalità nelle modalità di istruttoria e di valutazione delle richieste avanzate. Ciò è vero soprattutto per quanto riguarda l’istruttoria di secondo livello gestita da Invitalia. Questo può portare, in alcuni casi, a decurtazioni anche importanti degli importi richiesti, sulla base di considerazioni discutibili".
Viene segnalata, inoltre, "una forte incertezza nell’implementazione del meccanismo del credito d’imposta (definito con apposita Ordinanza del Commissario Figliuolo del 23 ottobre scorso) per le famiglie e le imprese che hanno subito danni a causa della doppia alluvione del maggio 2023. Lo strumento è stato attivato a un anno dall’annuncio dell’avvio. "Non possiamo che esprimere soddisfazione per questo primo risultato– commenta il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi – . È la dimostrazione che qualcosa nel meccanismo dei risarcimenti per i danni da alluvione si è messo in moto e sta cominciando a dare risposte concrete alle cooperative e alle aziende alluvionate. Permangono, però, ancora problematiche".
"In base agli ultimi dati ufficiali diffusi alla fine del mese di novembre – spiega Mirco Bagnari, coordinatore territoriale di Legacoop Romagna per Ravenna - sono solamente 1.812 le pratiche concluse di richiesta risarcimento danni su piattaforma Sfinge, pari al 2,58% degli aventi diritto alla richiesta, per un ammontare di liquidazioni pari a 72 milioni di euro, pari solamente al 2% dell’ammontare totale del danno ufficiale ai privati, stimato ufficialmente in 3,5 miliardi di euro".