
La piena del Senio
Uno dei fiumi maggiormente sorvegliati del territorio del lughese è naturalmente il Senio che nel maggio 2023 ruppe gli argini a Castel Bolognese arrivando ad allagare il centro di Lugo, mentre a settembre del 2024 la rotta avvenne alla Chiusaccia nel territorio di Cotignola e l’inondazione sfiorò le campagne lughesi. È evidente come, per poter mettere in sicurezza i centri abitati si debba intervenire in un alveo territoriale più ampio dei soli confini comunali e, infatti, i lavori che si sono svolti e sono ancora in esecuzione sono sotto l’egida dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e Protezione civile, emanazione della Regione. Nella zona di rottura dell’argine a settembre dello scorso anno, come riferisce il sindaco di Cotignola, Federico Settembrini, i lavori stanno procedendo: "Al momento è in corso la realizzazione di un diaframma interno all’argine tramite l’iniezione di materiale consolidante". L’epicentro venne chiuso in emergenza già nei giorni successivi a quel 19 settembre, tanto che l’argine, così riparato, resse la piena che si verificò poi ad ottobre. Contestualmente ai lavori di consolidamento e rafforzamento del punto più debole, è in corso lo sfalcio selettivo di tutta la zona di riequilibrio naturale Sic-zps. "A breve dovrebbe partire un lavoro di livellamento di altezza degli argini - spiega la sindaca di Lugo, Elena Zannoni - che, secondo uno studio fatto, risulta disomogeneo". Presso il ponte della ferrovia per trenta metri a monte e venti a valle, sia in destra che in sinistra idraulica, sono state inserite negli argini delle palancole. I vari punti danneggiati dalle tracimazioni, che sono avvenute nel corso dei due eventi calamitosi, sono stati ripristinati e, in alcuni casi, ricoperti con geostuoie: uno speciale ‘tessuto’ che induce l’inerbimento a difesa dell’erosione degli argini stessi. Si dovrà aspettare invece la bella stagione per poter procedere con alcune lavorazioni necessarie per il ripristino interno delle sommità arginali. Dal punto di vista dei costi, si sono spesi 3 milioni di euro per la sistemazione in somma urgenza della rotta di Cotignola. Altri 2 milioni sono stati impegnati per la sistemazione dell’argine destro dalla Chiusaccia fino al ponte dell’autostrada. 1,2 milioni per i cantieri per il ripristino degli argini dai danni di tracimazione. La pulizia interna dell’alveo, da Alfonsine fino a monte - nei prossimi giorni, meteo permettendo, i lavori dovrebbero interessare il territorio comunale di Fusignano - vedono a budget 2,8 milioni. Sono in fase di progettazione gli interventi per il livellamento degli argini e il rifacimento degli stessi sotto il ponte dell’A14 bis.
Matteo Bondi