Screzi sulla precedenza: giovane tassista investito, si procede per tentato omicidio

L’episodio risale a inizio luglio, l’indagato è un 45enne ravennate. Depositati in procura sia le ricostruzioni dell’accaduto che i filmati delle telecamere di videosorveglianza

Il tassista 27enne ha rimediato una prognosi iniziale di 15 giorni. Farà la differenza il modo con cui è stato investito (foto di repertorio)

Il tassista 27enne ha rimediato una prognosi iniziale di 15 giorni. Farà la differenza il modo con cui è stato investito (foto di repertorio)

Ravenna, 1 settembre 2024 – Le versioni in casi come questo sono spesso opposte e inconciliabili. Per ora l’unico punto fermo è il reato con il quale la procura, alla luce del materiale raccolto, ha sin qui inquadrato la vicenda: tentato omicidio. Ma per l’evoluzione molto dipenderà da quale peso verranno date sia alle ricostruzioni deducibili dai filmati a disposizione che a quelle fornite dai due automobilisti. La vicenda, per la quale nei giorni scorsi la polizia locale ha depositato in procura sia filmati a disposizione (sono delle telecamere di sicurezza della zona) che ricostruzioni della dinamica anche sulla base di testimoni, si è insomma sviluppata a partire dai più classici motivi capaci di alimentare zuffe stradali: una questione di precedenze.

L’episodio risale al pomeriggio del primo luglio scorso, un lunedì. L’effetto, perlomeno meccanico, è presto rivelato: su via Cesarea un tassista 27enne di origine magrebina era stato caricato sul cofano da un 45enne ravennate rimediando una prognosi iniziale di 15 giorni. E se questo potrebbe rappresentare la linea di base numerica del fascicolo aperto dal pm Angela Scorza, è chiaro che dal punto di vista giudiziario a fare la differenza sarà la modalità con la quale il 27enne era stato investito. Si torna qui a quel giorno di luglio, ore 17.30 circa, e a quella discussione che ha infuocato gli animi dei due automobilisti in una giornata già di per sé molto calda. Forse un sorpasso indesiderato, chissà. Poi il tassista era sceso per continuare a fare valere le proprie ragioni: le conseguenze le conosciamo di già.

A questo punto le strade per tentare di dare un’interpretazione giuridica al fatto sono almeno due: il 45enne carica il suo occasionale rivale e poi si allontana. Oppure - siamo sempre nel campo delle ipotesi - il 27enne va incontro al 45enne il quale, tentando invece di allontanarsi, non ha possibilità di evitarlo e si allontana. Salvo infine tornare indietro per scusarsi, sembra anche su suggerimento di un testimone che ne aveva comunque annotato la targa dopo un breve inseguimento. Di fatto il 27enne, evidentemente non troppo segnato dal punto di vista fisico, se ne era addirittura andato per rincasare; in ospedale a farsi medicare ce lo avevano direttamente accompagnato gli agenti della polizia locale, i quali lo avevano rintracciato grazie alla targa del suo taxi.

Al di là del merito di questa vicenda, non è la prima volta che screzi tra automobilisti sulle strade ravennati confluiscono in fascicoli per tentato omicidio. Probabilmente uno dei più noti in tal senso è quello scaturito da un episodio accaduto il 22 novembre del 2021, quando, attorno alle 6.30, un 40enne era stato investito tra le colonnine di un distributore di via Trieste da un 37enne con il quale quella mattina aveva avuto alcuni screzi stradali. In questo caso però le conseguenze - un trauma cranico, un trauma toracico con fratture costali multiple, contusioni polmonari multiple e fratture anche alla spalla sinistra - erano state decisamente più gravi.