La Procura di Ravenna ha avviato una maxi inchiesta antidroga che ha svelato un vasto giro di spaccio di stupefacenti radicato principalmente a Faenza. L’indagine, coordinata dal Pm Lucrezia Ciriello, ha portato all’iscrizione di undici persone nel registro degli indagati, di cui sette rischiano la custodia cautelare in carcere, richiesta dallo stesso pubblico ministero. Si tratta della prima applicazione nel territorio ravennate della riforma voluta dal ministro Nordio, che impone di effettuare un pre-interrogatorio prima di disporre misure restrittive. Il giudice per le indagini preliminari, Antonella Guidomei, ha già fissato le udienze per la prossima settimana.
Al vertice dell’organizzazione vi era un 46enne di origine albanese, che riforniva un 36enne connazionale, residente a Bertinoro, e la sua compagna, una 27enne di Cesena residente a Faenza. Secondo l’accusa la coppia acquistava ingenti quantitativi di cocaina, rivendendoli poi a un prezzo maggiorato sul mercato faentino. Gli acquisti avvenivano a un costo di 38-39 euro al grammo, per poi rivendere la droga fino a 50-80 euro al grammo, generando così notevoli profitti. Le indagini hanno rivelato che lo spaccio non si limitava solo al territorio faentino, ma coinvolgeva anche altre città. Il 46enne, infatti, ha venduto 500 grammi di cocaina a Forlì, un chilo a Bologna e ha effettuato cessioni di quantitativi maggiori fuori regione: a Chioggia ha venduto un chilo e mezzo di stupefacenti per 56.000 euro, mentre a Brescia sono avvenute diverse transazioni, di cui una di un chilo e mezzo per 20.000 euro, ma in diversi casi gli acquirenti sono ignoti. Nel solo mercato faentino, l’indagine ha identificato almeno una quarantina di consumatori abituali, evidenziando come l’attività di spaccio fosse strutturata secondo una scala gerarchica precisa. Gli scambi di droga avvenivano principalmente in strada, nei pressi della stazione, in via Oriani o presso l’abitazione del 36enne, dove la compagna fungeva da cassiera, custodendo gli incassi. Le forze dell’ordine hanno già effettuato alcuni arresti in flagranza di reato. Lo spaccio era costante, con cessioni di droga che avvenivano quotidianamente o settimanalmente. Ora, l’attenzione si sposta sui pre-interrogatori previsti dalla nuova normativa, durante i quali si capirà se tutti gli indagati si presenteranno. La difesa è affidata a un nutrito gruppo di avvocati: Luca Orsini, Luca Donelli, Michele Dell’Edera, Beatrice Sodi, Eleonora Sgrò, Carlotta Benini e Brunella Baruzzi.
Lorenzo Priviato