Ravenna, 15 dicembre 2023 – Due telefoni cellulari e un tablet. È il materiale che – come disposto dalla procura di Ravenna – è stato sequestrato al macchinista 44enne di Marcon (Venezia) indagato per disastro ferroviario colposo in relazione allo scontro avvenuto poco dopo le 20 di domenica scorsa nei pressi della stazione di Faenza tra il Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia e il Regionale 1742 fermo a semaforo rosso sulla linea Bologna-Rimini.
All’abitazione del 44enne - che era ai comandi del Frecciarossa indietreggiato per cause ancora al vaglio fino a urtare il Regionale -, si sono presentati martedì notte alcuni agenti della Polfer per dare esecuzione al decreto disposto dal pm Silvia Ziniti titolare del fascicolo.
Il diretto interessato ha consegnato tutto non ritenendo di doversi farse assistere per l’occasione da una persona di sua fiducia o comunque da un avvocato.
Dei telefonini, uno è il suo e uno è di servizio; il tablet è di servizio. I tre apparecchi raggiungeranno presto lo specifico deposito del tribunale di Ravenna a disposizione della magistratura.
Il sequestro precede l’incarico, che verrà affidato mercoledì prossimo dalla procura ravennate, al consulente informatico Michele Ferrazzano il quale avrà il compito di esaminare il contenuto dei tre dispositivi elettronici e capire se abbiamo o meno avuto un qualche ruolo nell’incidente ferroviario. L’indagato, difeso dall’avvocato Gian Luigi Manaresi, avrà nell’occasione modo, se lo riterrà opportuno, di individuare un proprio consulente di fiducia che affianchi quello della procura. Sempre la prossima settimana, il pm potrebbe anche affidare l’incarico per la maxi-consulenza, quella più importante nell’ambito della dinamica dell’urto: verrà data a un ingegnere specializzato in incidenti ferroviari e individuato pure grazie alle indicazioni fornite dalla procura di Bologna.
Nell’occasione, la rosa degli indagati - come atto dovuto - potrebbe naturalmente allargarsi. E proprio per preservare per quanto possibile lo stato delle cose, i due convogli si trovano sotto sequestro sin dalla notte stessa dei fatti. Tra il materiale fin qui sequestrato, figurano anche i libri di bordo dei due treni: le carte si trovano ora in un deposito di Forlì, affidate in custodia giudiziale a due dipendenti di Trenitalia.
Intanto proseguono le audizioni dei passeggeri (erano in totale circa 460 distribuiti tra i due treni; sei almeno i feriti dei quali nessuno grave). E prosegue l’analisi dei primi elementi ricavati dai sopralluoghi degli inquirenti: soprattutto da quello di lunedì scorso quando sul posto si sono recati gli specialisti del nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer (Noif) coadiuvati dai colleghi di Faenza e di Bologna.