ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Scontro tra treni, sequestrati i libri di bordo: i punti oscuri e le carte che possono fare luce

Sul posto anche i rappresentanti del ministero mandati da Salvini. A giorni la procura affiderà una consulenza tecnica sul caso: il numero degli indagati potrebbe aumentare

Faenza, 14 dicembre 2023 – Il libro di bordo con il bollettino di segnalazione avarie del Regionale. E il libro di bordo mezzi per il Frecciarossa comprensivo della scheda delle condizioni di stato. Si tratta dei due documenti sequestrati a caldo dalla Polfer manfreda e che potrebbero restituire elementi fondamentali per capire come mai poco dopo le 20 di domenica scorsa nei pressi della stazione di Faenza, il Frecciarossa 8828 Lecce-Venezia abbia urtato il Regionale 1742 fermo a semaforo rosso sulla linea Bologna-Rimini. Le carte si trovano ora in un deposito di Forlì: affidate in custodia giudiziale a due dipendenti di Trenitalia.

Il Frecciarossa rientrato alla stazione di Faenza: visibili i danni dell’impatto con il Regionale (Foto Tedioli)
Il Frecciarossa rientrato alla stazione di Faenza: visibili i danni dell’impatto con il Regionale (Foto Tedioli)

In quanto alla dinamica dell’incidente che ha provocato almeno sei feriti (non gravi), quella di massima vede il Frecciarossa retrocedere fino colpire il Regionale. Una ricostruzione che ha già proiettato il nome del macchinista del Frecciarossa - un 44enne di Marcon, comune in provincia di Venezia, difeso dall’avvocato lughese Gian Luigi Manaresi - sul registro degli indagati per disastro ferroviario colposo. Ora però arriva il grosso del lavoro investigativo: tocca cioè capire se dietro a tutto vi possa essere stato un errore umano o un guasto tecnico. Ed è per questo motivo che il pm Silvia Ziniti titolare del fascicolo, a giorni assegnerà una specifica consulenza tecnica a un ingegnere esperto di questo tipo di incidenti. Nell’occasione, la rosa degli indagati - come atto dovuto - potrebbe naturalmente allargarsi.

Intanto proseguono le audizioni dei passeggeri oltre alla raccolta di altri elementi ricavati dai sopralluoghi degli inquirenti. In particolare lunedì scorso sul posto si sono recati gli specialisti del nucleo operativo incidenti ferroviari della Polfer (Noif) coadiuvati dai colleghi di Faenza e di Bologna.

Sull’accaduto, è intervenuta anche la politica. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha precisato che "sono in corso accertamenti di Anfisa", l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, al fine di appurarne le cause. "Il giorno dopo l’accaduto - ha proseguito Salvini rispondendo a un question time alla Camera - ho inviato personalmente rappresentanti del ministero per ispezionare i luoghi insieme alla Polfer".

L’incidente - seconda collisione di treni dell’anno -, ha provocato il ritardo di 55 treni e la soppressione di altri 76, secondo i dati presentati dal ministro. "La sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori è prioritaria per il governo e per il ministero", ha sottolineato Salvini aggiungendo che gli investimenti portati, sono "senza precedenti nella storia della Repubblica: 23 miliardi sulla rete ferroviaria". Invece per la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, "di fronte all’ennesimo incidente ferroviario con conseguenti ritardi e paralisi di mezza Italia, il ministro Salvini sa solo favoleggiare di investimenti senza precedenti, salvo poi tagliare i finanziamenti al sistema europeo di sicurezza".