SARA SERVADEI
Cronaca

Sciopero lavoratori di Start. Si stacca la ruota di un autobus: “È il sesto episodio in tre anni”

Le sigle sindacali puntano il dito contro la mancata manutenzione dei mezzi. E domani ci sarà una protesta. “Finora nessuno si è fatto male, ma non è possibile attendere passivamente eventi tragici”

L’autobus fermo a lato della strada sabato scorso. Nel tondo il dettaglio della ruota persa

L’autobus fermo a lato della strada sabato scorso. Nel tondo il dettaglio della ruota persa

Ravenna, 27 agosto 2024 – “Per fortuna quando è successo a bordo c’erano solo due persone, sedute, perché se ci fosse stato qualcuno in piedi sarebbe caduto. E per fortuna che è finita in un orto e non contro un pedone o un ciclista, altrimenti l’avrebbe ammazzato”. Per fortuna, insomma, che tutto è andato bene sabato scorso quando, come racconta il sindacalista Raffaele Rossi dalla segreteria provinciale di Fit Cisl, un autobus di Start Romagna ha perso una ruota, rotolata in un prato accanto alla strada mentre il mezzo percorreva via Stradone, tra la rotonda Germania e Porto Fuori. E non sarebbe la prima volta, dice Rossi, “ma il sesto o il settimo nel giro di 3 anni nel territorio ravennate. Finora nessuno si è fatto male. L’autobus in casi come questi si blocca, ma il problema è che la ruota pesa 110 chili, a cui dobbiamo aggiungere la forza cinetica data dal movimento. Se finisce contro un’auto è grave, contro un pedone o un ciclista o un motociclista può essere mortale. Tre anni fa lo stesso episodio accadde in via di Roma e la ruota andò a finire contro un’auto parcheggiata, l’anno scorso è accaduto a Marina di Ravenna. Finora è andata bene, ma non è possibile attendere passivamente eventi tragici come quello del Mottarone del 2021 o di Mestre nel 2023. Conducenti e tecnici di officina allo stesso modo non devono lavorare sperando che non capiti proprio a loro l’aver provocato una tragedia. La sicurezza dei lavoratori e degli utenti è un diritto essenziale assolutamente prioritario, prevalente rispetto al diritto alla ’mobilità non sicura’”. Secondo Rossi infatti più volte i lavoratori hanno chiesto una maggiore manutenzione e l’utilizzo di mezzi differenti rispetto alla tipologia che ha più volte presentato questo problema senza ottenere finora di essere ascoltati.

E così domani si terrà uno sciopero per l’intera giornata, indetto in fretta e furia da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro, Faisa Cisal e Usb per “evidenziare a tutta l’utenza e la cittadinanza il grave stato della situazione e obbligare Start Romagna a risolvere tante problematiche dei mezzi e della relativa manutenzione ripristinando condizioni minime di sicurezza”, si legge in una nota dei sindacati. Le sigle si riuniranno sotto alla Prefettura, che già un anno fa aveva convocato un incontro con i rappresentanti aziendali dei lavoratori, il Comune e Start che “non ha avuto effetti o miglioramenti sul comportamento aziendale”. Nella nota i sindacati aggiungono che “le scelte dei dirigenti aziendali, incontrate sulla continua ricerca del risparmio, incidono negativamente sulla sicurezza: le ruote degli autobus continuano a staccarsi e rotolare sulle strade, vengono utilizzati pneumatici ricoperti che spesso perdono l’intero battistrada anch’esso estremamente pericoloso nell’eventualità che venga ’lanciato’ dall’autobus contro un pedone, ciclista o motociclista oppure facendo perdere stabilità di guida al conducente. Di recente l’intervento del Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Ausl a Ravenna, richiesto dai rappresentanti dei lavoratori del bacino, ha imposto l’inserimento di specifiche procedure operative di sicurezza mancanti, ma purtroppo si deve constatare la reiterata inerzia dei responsabili aziendali relativamente alle necessarie integrazioni tecnico/organizzative da tempo evidenti, che deprime il servizio del trasporto pubblico della provincia”. I sindacati citano poi un episodio: “l’ennesima chiusura per un intero turno di lavoro della sola officina del bacino di Ravenna” in questi giorni di ferie, dovuta alla mancanza di organizzazione in concomitanza con le ferie.