‘School of Nothing’, a lezione di ceramica. Al museo Zauli si inizia con dieci allievi artisti

La nuova scuola è stata ideata da Viola Emaldi con Isia, Mic, Malmerendi, Ifts e altre realtà. Ai partecipanti sono offerti periodi di soggiorno fino a novembre per partecipare a eventi. .

‘School of Nothing’, a lezione di ceramica. Al museo Zauli si inizia con dieci allievi artisti

‘School of Nothing’, a lezione di ceramica. Al museo Zauli si inizia con dieci allievi artisti

Si chiama ‘School of Nothing’ la nuova scuola per ceramisti che il Museo Zauli e la storica dell’arte Viola Emaldi hanno ideato in collaborazione con l’Isia, il Mic, il Museo Malmerendi, l’Ifts, l’Ente Ceramica, l’Associazione italiana Città della Ceramica e i ceramisti della città. Il primo nucleo di iscritti è composto di dieci artisti: Sergio Breviario, Francesco Cavaliere, l’americano Christian Holstad, Mino Luchena, Lorenzo Mason, Enrico Minguzzi, Margherita Morgantin, Marta Pierobon, Sissi e Italo Zuffi. I dieci sono stati invitati ad approfondire un ‘argomento’ ceramico di loro preferenza da declinare a livello artistico: dalla foggiatura al tornio alla modellazione 3D, dalla decorazione alla cottura. Ogni artista è chiamato a sviluppare non necessariamente un’opera, ma uno specifico processo, grazie a un progetto formativo ideato su misura e composto da lezioni teoriche e fasi laboratoriali presso scuole, musei, imprese e associazioni, coinvolgendo diversi professionisti del settore. Il titolo del progetto comprende ironicamente la parola ‘nothing’, per sottolineare la discrezionalità dell’artista nella realizzazione di un elaborato finale.

Ai partecipanti sono offerti brevi periodi di soggiorno, in un arco temporale esteso, da febbraio a novembre 2024, periodo durante il quale sono pianificate pure una serie di attività collaterali (workshop, laboratori, eventi di restituzione), alcuni dei quali aperti al pubblico, come il workshop Ceramica sonora, previsto il 20 e 21 luglio 2024. Al termine del progetto, a fine 2024, sarà presentato un volume di dieci capitoli, uno per artista, che comporrà una sorta di diario collettivo in edizione limitata delle singole esperienze, insieme a nuovi approfondimenti e riflessioni critiche sull’opera di Carlo Zauli raccontate in duplice maniera: dagli artisti protagonisti nel modo a essi più congeniale, e dai docenti come un vero e proprio manuale ceramico composto da dieci argomenti. Un libro d’artista e al contempo un manuale di tecnica e pratica ceramica, fruibile come multiplo stampato in edizione limitata e divulgato open source.

f.d.