Lui che cammina lungo il ciglio della strada. L’area che è poco illuminata. La pioggia non aiuta. E alla fine il mezzo pesante non riesce a evitarlo. Sembrava su due piedi un incidente come altri già accaduti in quella zona. E invece è tutta da chiarire la dinamica dello schianto costato la vita giovedì notte a Castiglione di Ravenna all’operaio 38enne di origine nigeriana Columbus Arthur Ahunsimere.
Sono diverse le zone d’ombra sulle quali fare luce: tanto che sul posto a caldo è pure intervenuto il pm di turno Francesco Coco. Non ancora un giallo, certo: ma per capire come mai il 38enne possa avere improvvisamente deciso di avanzare contro quell’autoarticolato carico di maiali - come riferito dall’autista, un 35enne risultato negativo ai test per droga e alcol -, occorrerà ascoltare i due uomini, pure loro di origine presumibilmente africana, che lo stavano accompagnando. Ecco: loro potrebbero chiarire dove il 38enne stesse andando a piedi. Perché abbia deciso all’improvviso di cambiare traiettoria verso il camion. E come mai l’uomo, dipendente della Marcegaglia, dopo il lavoro non era tornato a casa sua a Castiglione. Tanto che una delle persone che abitano in quell’appartamento, aveva già contattato i carabinieri per denunciare quella circostanza insolita.
E torniamo a questo punto allo schianto verificatosi attorno alle 19.30. A quell’ora l’autoarticolato stava portando i suini all’azienda Martini. Secondo il conducente, ecco all’improvviso su via Ponte della Vecchia palesarsi quelle tre persone con direzione che da San Zaccaria verso Castiglione. Le ha viste insomma: nessun investimento involontario. Anzi, a un certo punto il 38enne avrebbe con decisione proceduto lui verso la parte anteriore dell’autoarticolato finendo con essere schiacciato da una delle ruote davanti: fatto quest’ultimo accertato dalla polizia locale intervenuta per i rilievi del caso. Una morte sul colpo che come tale ha reso inutile l’intervento degli operatori del 118. Se insomma lo scenario venisse confermato, non si potrebbe più parlare di incidente stradale ma di gesto estremo. Nel caso, perché togliersi la vita in quel modo? Una singolarità che deve avere spinto il pm di turno a intervenire di prima persona. E, assieme ai carabinieri della locale Stazione, a recarsi all’abitazione del 38enne sia per riferire della sua morte che per magari raccogliere elementi utili. Intanto, come di prassi accade in questi casi, è scattato il sequestro del mezzo pesante, ora posto in custodia alla Martini, in attesa delle analisi sulle sue dotazioni. Gli animali sono stati scaricati. Per quanto riguarda la vittima, la causa di morte è chiara tanto che è bastata la sola ispezione cadaverica. Resta invece da chiarire cosa il giovane operaio nigeriano abbia fatto nelle sue ultime ore di vita.
Andrea Colombari