Faenza, 14 luglio 2024 – Si è spenta questa sera Sara Cantagalli. A dare l’annuncio della morte della piccola è stato, attraverso un post su Facebook il volontario ‘Il Babbo Natale dei Bambini’ che per diverso tempo ha seguito personalmente la vicenda della bimba faentina di 6 anni alla quale era stato diagnosticato un raro neuroblastoma al quarto stadio. Un messaggio “Sara è diventata un angelo” che in poco tempo è diventato virale. Così come la storia di Sara, che è entrata nei cuori di migliaia di persone. Per la piccola infatti si sono mobilitate migliaia di persone in tutta Italia. Inizialmente quando i genitori Maria e Mattia avevano perso il lavoro per poter seguire le cure della loro bambina. In principio fu una richiesta d’aiuto che i genitori affidarono a Facebook, in particolare quando furono sfrattati dalla loro abitazione. In quel caso a mobilitarsi furono le istituzioni locali. Il moto di solidarietà però non si fermò e molte associazioni diedero vita a una serie di raccolte fondi che consentirono alla famiglia di sostenere i lunghi viaggi e la permanenza nelle vicinanze degli ospedali della regione dove la piccola era in cura. Una storia che sembrava destinata al lieto fine perché la bimba nei mesi successivi sembrava aver sconfitto il male da cui era affetta. Purtroppo però gli esami successivi manifestarono una recidiva per la quale la piccola dovette sottoporsi a nuove cure. Fino a quando, qualche mese fa, fu giudicata incurabile. In quel frangente la famiglia avviò una raccolta fondi, che fu diffusa anche dal volontario originario di Rovigo che nel frattempo aveva iniziato a seguirla. L’obiettivo consisteva nell’esaudire gli ultimi desideri di Sara, per riuscire a farle fare ciò che avrebbe voluto. Fu il ‘Babbo Natale dei Bambini’ a pubblicare la lista dei desideri, che in breve tempo ancora una volta fece il giro d’Italia catalizzando le attenzioni di decine di persone, anche famose, che si offrirono per farle fare un giro a cavallo, per farle vivere un giorno da principessa, una festa con tanti bambini, andare a un parco giochi e così via. Alla fine Sara è riuscita a esaudire tutti i suoi desideri, e godersi un po’ di vita che non dovrebbe essere negata a nessun bambino. Nelle ultime settimane però la situazione si era aggravata e il volontario aveva chiesto via social di esporre un telo rosa con la scritta Sara. Appello che ancora una volta era stato raccolto da centinaia di persone, che sulle loro bacheche, sui balconi e un po’ ovunque avevano inviato le foto dei teli rosa. Un modo per stare vicino alla piccola. Che questa sera all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dopo una giornata come le ultime in cui ha solo dormito, ha smesso di soffrire ed è ‘volata in cielo’.
d.v.