REDAZIONE RAVENNA

Santerno, via centinaia di tonnellate di tronchi

Per tutta la gioranta di ieri sono andati avanti i lavori per eliminare il ‘tappo’ che si è formato all’altezza del ponte di Passogatto .

Santerno, via centinaia di tonnellate di tronchi

Si sono protratti per tutta la giornata di ieri i lavori di rimozione, avviati nel tardo pomeriggio di venerdì e proseguiti tutta la notte, dell’imponente ‘tappo’ di tronchi e rami che si è formato a Passogatto di Lugo, all’altezza del ponte sul Santerno, in concomitanza con il transito dell’ondata di piena. A eseguire l’intervento, con grossi escavatori, è stato il personale dell’azienda modenese Fea srl. La diga artificiale, formata da grossi tronchi scesi a valle con la piena, aveva incontrato l’ostacolo costituito dalla folta vegetazione presente in particolare lungo il tratto della golena del Santerno che separa il ponte di Passogatto (sulla provinciale ‘Palazzina’ nel Comune di Lugo) da quello di Villa Pianta.

Nonostante i diversi interventi che nel corso degli anni hanno riguardato tratti della golena, tra cui quello eseguito agli inizi dello scorso maggio, subito dopo la prima delle due ondate di piena, eseguito lungo un tratto sul lato destro del fiume all’altezza della borgata ‘Cavedone’, la vegetazione ha continuato a ricrescere a vista d’occhio, con alberi che in alcuni casi hanno addirittura raggiunto l’altezza di una quindicina di metri. Ed è proprio in uno di quei tratti, a Passogatto appunto, dove la vegetazione è particolarmente rigogliosa, che l’altro giorno si è formato l’ammasso di legname. Tornando ai lavori, in circa 24 ore sono state rimosse centinaia di tonnellate di legname. Materiale che, dopo essere stato caricato su camion, è stato trasportato in un piazzale di Voltana. Per consentire di operare in sicurezza e l’accesso ai camion, la Polizia locale della Bassa Romagna ha provveduto alla chiusura di tratti di strade che conducono a Passogatto. Ciò non ha tuttavia impedito a diverse persone di raggiungere il ponte a piedi o in bicicletta, per assistere alla rimozione dell’ammasso di legname.

La questione dei rischi legati alla fitta vegetazione presente in particolare tra Passogatto e Villa Pianta è stata negli anni più volte sollevata non solo da singoli o gruppi di cittadini, tra cui tantissimi residenti, ma anche da associazioni e da esponenti politici locali. A maggior ragione alla luce dei devastanti eventi dello scorso maggio. Ieri a monitorare la situazione c’erano alcuni membri di ‘Proteggiamo Conselice’, comitato che ha fatto della messa in sicurezza del territorio la madre di tutte le sue ‘battaglie’. "Pur condividendo la priorità di intervenire sui tratti interessati da rotture e esondazioni – osservano Daniele Gieri e Dino Gaetta –, abbiamo più volte segnalato la pericolosità di tratti dei fiumi Sillaro e Santerno da cui dipende la sicurezza del nostro territorio. Tratti interessati da folta vegetazione, dalla presenza di numerose tane di animali e di ponti stradali e ferroviari. Abbiamo scelto la strada del dialogo con la politica, a cui spettano le scelte, per avere informazioni sui lavori e relative tempistiche, ma oltre ad attestati di stima e pacche sulle spalle, abbiamo ottenuto ben poco. Si è perso tempo prezioso, si è ignorato un tratto di fiume non considerato prioritario, e ora si rincorre il problema anziché prevenirlo. In momenti difficili servirebbe un po’ più di concretezza e soprattutto di umiltà".

Luigi Scardovi