C’è una "grave carenza di operatori socio sanitari". La denuncia arriva da Fp Cgil Romagna. Stando al sindacato il territorio con maggiore criticità è quello provinciale. "Il Governo adotta un disegno di legge con 15 articoli e tante promesse a partire dell’annunciato superamento del tetto alla spesa sul personale, senza indicare le coperture economiche e con quali risorse aggiuntive per il Servizio Sanitario Nazionale. Se tutto l’impianto si regge a risorse invariate, ci è chiaro che si continuerà ad avere carenza di personale non potendo assumerne altro a tempo indeterminato – è il ragionamento di Fp Cgil Romagna –. Inoltre, le politiche di assunzione dell’Ausl Romagna non sono affatto attrattive, in quanto vengono proposti contratti a 5 mesi, ragione per la quale la stragrande maggioranza dei professionisti in graduatoria non accetta, poiché lavorano già in altre strutture sia pubbliche che private con contratti a tempo indeterminato, differente sarebbe offrire incarichi più lunghi (24-36 mesi) e che comunque traguardino le immediate necessità, e siano più lungimiranti per il fabbisogno che inevitabilmente si viene a creare nel lungo periodo".
Fp Cgil riconosce "all’Ausl Romagna, l’adoperarsi per assumere, soprattutto infermieri fino a alla copertura del turn over di tutto il 2024, ma è utile ricordare che le procedure di arruolamento e regolarizzazione delle assunzioni richiedono tempi molto lunghi, a tutto questo si aggiunge il fatto che le assunzioni per la copertura delle ferie estive, a nostro avviso sono state deliberate con grande ritardo. Tutto questo ha ulteriormente messo in difficoltà gli operatori delle Unità Operative dell’Ausl poiché, se pur con decorrenze diverse, è iniziato il periodo di ferie estive per tutto il personale, periodo che, ormai da molti anni, è diventato l’unico garantito per potersi riposare e staccare dalla routine".
La situazione "è molto preoccupante: continui richiami in servizio dai riposi e dalle ferie, postazioni di lavoro non garantite, richieste di doppi turni con organici che in alcune realtà risultano sottodimensionati. Stimiamo che nei reparti con più criticità manchi fino al 20% del personale necessario". Si richiama l’Azienda "ad una gestione puntuale e il Governo alla garanzia dei finanziamenti necessari e a mettere in atto ogni azione concreta a salvaguardia degli utenti e dei lavoratori".