LUIGI SCARDOVI
Cronaca

Sacche di sangue a bordo dell’Elisoccorso Romagna per trasfusioni immediate

Il progetto Eme per salvare pazienti vittime di emorragia severa, in shock emorragico o arresto cardiocircolatorio

Due unità di globuli rossi zero negativo (compatibile con ogni altro gruppo sanguigno) e farmaci emoderivati da qualche giorno sono a bordo dell’Elisoccorso Romagna

Due unità di globuli rossi zero negativo (compatibile con ogni altro gruppo sanguigno) e farmaci emoderivati da qualche giorno sono a bordo dell’Elisoccorso Romagna

Ravenna, 19 dicembre 2024 – Consentono di effettuare trasfusioni, in caso di emorragie gravi, già durante il trasporto verso l’ospedale. Stiamo parlando delle due unità di globuli rossi zero negativo (compatibile con ogni altro gruppo sanguigno) e farmaci emoderivati (fibrinogeno) che da qualche giorno sono a bordo dell’Elisoccorso Romagna.

Il progetto, denominato EME (Emocomponenti e emoderivati in Elisoccorso), è stato avviato grazie al lavoro coordinato degli operatori della Centrale Operativa 118 e Emergenza Territoriale, del Dipartimento di Emergenza, della Gestione del Rischio aziendale, del Governo clinico e qualità, dei Servizi Trasfusionali e dell’Officina Trasfusionale di Ausl Romagna e descrive il percorso che, in sicurezza e secondo criteri di appropriatezza, permette di anticipare alla fase di trasporto in elisoccorso la somministrazione di emocomponenti ed emoderivati a pazienti vittime di emorragia severa, in shock emorragico o arresto/peri-arresto cardiocircolatorio. 

La perdita di sangue severa, infatti, è una delle principali cause di morte prevenibile per trauma. Il rapido controllo dell’emorragia e la rianimazione emostatica precoce con emocomponenti ed emoderivati sono i principi basilari della  ‘Damage Control Resuscitation’: le evidenze scientifiche e le esperienze cliniche internazionali, in campo sanitario civile e militare, dimostrano che la trasfusione nella fase pre-ospedaliera migliora la prognosi del paziente severamente emorragico, riducendo il grado di shock e il consumo di emoderivati a 24 ore e migliorando il tasso di sopravvivenza a 30 giorni. “È un progetto - spiega il dottor Rino Biguzzi Direttore U.O. Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Cesena-Forlì/Officina Trasfusionale Romagna - che trova la sua realizzazione e completezza tenendo conto delle peculiarità del territorio di Ausl Romagna caratterizzato da città con ospedali di medie-grandi dimensioni diffuse nel territorio. Ci siamo dati come obiettivo quello di dare riscontro a fabbisogni assistenziali, coerentemente con la disponibilità tecnologica attuale ed organizzativa che siamo in grado di introdurre. Perciò molta importanza è stata data alla tracciabilità e alla sicurezza dei processi, degli operatori, dei pazienti ma anche dei prodotti trasportati in elisoccorso: sangue (due unità di globuli rossi zero negativo) e farmaci emoderivati (Fibrinogeno); per i quali garantiamo gli stessi standard qualitativi che assicuriamo quotidianamente nelle nostre attività. Garantire costantemente le due unità di globuli rossi sull’elisoccorso e la possibilità di reintegrarle in pochi minuti è uno sforzo che coinvolge tutto il sistema e ricordiamo si realizza grazie ai donatori e alle associazioni/federazioni dei donatori il cui apporto è insostituibile”.

Il dottor Maurizio Menarini, direttore del Sistema 118 ed Elisoccorso Romagna, spiega che si tratta di “un ulteriore passo in avanti nella strategia di anticipare il trattamento dei pazienti più critici in ambito territoriale, nell’ottica di gestire al meglio i percorsi dei pazienti con gravi lesioni che richiedono precocità di intervento ed un successivo trasporto nell’ospedale di riferimento. Che si tratti di un trauma grave o di emorragia di altra natura la disponibilità di sacche di sangue già sul luogo dell’evento dimostra come nel corso degli anni il sistema di soccorso preospedaliero evolva continuamente alla ricerca di soluzioni efficaci e basate su evidenze scientifiche. E l’Elisoccorso Romagna costituisce una realtà che mira ad un continuo sviluppo organizzativo e clinico attraverso una costante analisi dei dati di attività”.