REDAZIONE RAVENNA

San Vitale, la Curia dice no. Stop Festival d’organo della Polifonica

La diocesi: "Troppe polemiche e imbarazzo". La direttrice artistica Sartori: "Decisione drastica"

Elena Sartori, musicista ravennate e direttrice del celebre festival internazionale di musica d’organo

Elena Sartori, musicista ravennate e direttrice del celebre festival internazionale di musica d’organo

La Curia ha deciso di revocare la concessione in uso della basilica di San Vitale per i concerti d’organo del Festival da sempre organizzato dalla responsabile dell’Associazione Polifonica di Ravenna, Elena Sartori. E Sartori stessa a rendere pubblica l’informazione, diffondendo la lettere inviatale dalla Curia, spiegando che le è stata rifiutata la richiesta di poter utilizzare in futuro la basilica per continuare a organizzare il Festival.

I motivi del rifiuto sarebbero legari alle polemiche che, in questi ultimi anni, anche se non hanno coinvolto direttamente la diocesi, avrebbero comunque creato a quest’ultima "molto imbarazzo". Tra l’altro la diocesi già concede la basilica per altri eventi e concerti e ne organizza anche di propri, direttamente. Tra le motivazioni del rifiuto di concedere nuovamente l’uso della basilica, anche il mutamento delle condizioni rispetto al passato, in particolare il fatto che il turismo si sia sviluppato enormemente, la gestione della basilica si sia trasformata e gli eventi musicali si siano, negli anni, moltiplicati.

Immediata la risposta della responsabile dell’Associazione Polifonica, Elena Sartori, che definisce il Festival d’Organo di San Vitale una manifestazione storica per la città di Ravenna.

"Pur arrivando in uno scenario di annosi e persistenti problemi che la nostra Polifonica ha dovuto affrontare – scrive – e non ha mai mancato di condividere con la città, questa decisione non manca di sorprendere per la sua drasticità e per l’assoluta mancanza, da parte della curia, di qualsiasi contraddittorio con noi".

Il Festival d’Organo è iniziato negli anni Sessanta, quando monsignor Gino Bartolucci volle promuovere la conoscenza della musica d’organo insieme all’Ente per il Turismo che finanziò la costruzione dello strumento. Col tempo don Gino lasciò ad altri la direzione artistica della manifestazione e con gli anni il Festival si è evoluto come rassegna autonoma sotto la guida dell’Associaqzione Polifonica.

Si chiude così una collaborazione durata decenni.