Bello il segnale che arriva dalla seduta del consiglio comunale di martedì sera a Bagnacavallo, quando maggioranza e opposizione hanno, dapprima ritirato le rispettive interpellanze, poi presentato unitariamente un ordine del giorno sul ‘Piano di lavoro post alluvioni’ e, infine, votato all’unanimità il documento. I consiglieri, tutti, hanno espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Come detto, i gruppi consiliari avevano presentato, in vista della seduta del consiglio comunale, due documenti diversi, ma, fondamentalmente, con le stesse finalità: dare risposte concrete e veloci alle comunità tanto duramente colpite dalle alluvioni che in questi mesi hanno devastato il territorio, da Traversara a Boncellino, da Villanova a Glorie. A seguito di riunioni tra i rappresentati dei gruppi si è così arrivati a un accordo "Abbiamo, entrambe le parti, dovuto rinunciare a qualcosa – sottolineano i rappresentanti di Fratelli d’Italia e Lista Principale Sindaco –, ma, alla fine, dopo varie intense trattative ci siamo riusciti". Gli fanno sponda le dichiarazioni del Partito Democratico di Bagnacavallo "Questo voto rappresenta un segnale significativo di coesione istituzionale e di responsabilità condivisa, che sottolinea la volontà comune di tutte le forze politiche di rispondere prontamente e in modo efficace all’emergenza causata dalla drammatica alluvione del 19 settembre 2024 e gli altri eventi alluvionali".
Nella sostanza, cosa chiede il documento? Si chiede che il sindaco e la giunta si facciano portavoce verso ogni istituzione per portare alcune richieste della comunità di Bagnacavallo. Un ristoro rapido e concreto dei danni subiti da cittadini, imprese e Comune, con particolare attenzione al finanziamento del progetto di messa in sicurezza del bacino idrografico e al ripristino delle arginature del Lamone. Per Traversara: viene richiesto un piano speciale che preveda il rilancio del paese, la ricollocazione delle abitazioni distrutte e la creazione di un parco fluviale per mitigare i rischi futuri. Sostegno socio-sanitario e alloggiativo per le famiglie sfollate e per coloro che si trovano ancora senza una casa agibile. Esenzioni fiscali e agevolazioni per utenze e tributi, a beneficio delle persone e delle aziende colpite dall’alluvione. Una nuova strategia per affrontare i cambiamenti climatici, che preveda il potenziamento delle infrastrutture idrauliche e una politica urbanistica sostenibile orientata alla sicurezza e alla resilienza del territorio, oltre ad una maggiore manutenzione del territorio. Il documento inizia con un forte ringraziamento alla protezione civile locale e regionale, alle colonne mobili provenienti da altre regioni, ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e ai tantissimi volontari che si sono impegnati per fronteggiare le conseguenze dell’alluvione. Per un momento le forze politiche si sono così tolte le loro ‘casacche’ per giungere al voto unanime. Nel corso del consiglio comunale il sindaco, Matteo Giacomoni, ha anche relazionato sullo stato della situazione, con l’avanzamento dei vari cantieri lungo gli argini per cercare di rinforzare sia a monte che a valle del punto di rottura, sottolineando come "con il Lamone che è arrivato a soglia 3, l’argine appena ricostruito ha retto, solo un’infiltrazione che però non ha bagnato neanche la strada".
m.b.