CATERINA PENAZZI
Cronaca

Rischiava la paralisi dal collo in giù: salvato da un’operazione

Faenza, a curare la mielopatia l’équipe del dottor Vanni Veronesi, con una tecnica innovativa per la colonna vertebrale. È l’unico in Italia a eseguirla: “Così si riducono le complicazioni. Vengono da tutto il mondo”

L'équipe del dottor Vanni Veronesi e, a destra, Daniele Saragoni

L'équipe del dottor Vanni Veronesi e, a destra, Daniele Saragoni

Ravenna, 27 gennaio 2025 – Se non fosse stato operato, avrebbe rischiato di perdere l’uso di tutte le articolazioni dal collo in giù. Ma non è successo, perché per fortuna il 69enne Daniele Saragoni, affetto da mielopatia, ha incontrato l’équipe medica del dottor Vanni Veronesi. “Un paio di mesi fa – racconta – ho sentito di non riuscire a camminare per molto, vedevo appannato e non avevo più forze; ero arrivato a un punto tale che quando uscivo dalla macchina dopo cento metri dovevo mettermi seduto perché le gambe non mi reggevano più. Ho fatto una risonanza ed è risultato che c’era una massa che spingeva nel midollo; così ho accettato di sottopormi all’intervento”. L’intervento, svolto dal dipartimento di Neuroscienze, struttura semplice interdipartimentale di Chirurgia del sistema nervoso periferico, è andato a buon fine.

“La mielopatia cervicale spondilogena è una patologia che abitualmente trattiamo – dice il dottor Veronesi – e si tratta di una lesione nel midollo dovuta alla crescita di osso per processo degenerativo della colonna vertebrale, per cui si fa anestesia generale. Io stesso sono stato sottoposto dai miei colleghi quattro anni fa a questo intervento qui a Faenza: si toglie lo spazio tra le vertebre che va a comprimere, si mette una specie di gabbietta così le vertebre si saldano e si cerca di evitare la progressione della malattia che potrebbe portare anche alla sedia rotelle. Purtroppo sul danno al midollo che c’è già non possiamo intervenire”.

L’équipe del dottor Veronesi, composta da quattro medici, si occupa delle patologie degenerative di tutta la colonna vertebrale. Ed è rinomata, tanto che nel 2018 il lavoro del dottor Veronesi è comparso anche sulle pagine dell’importante rivista di settore Operative Neurosurgery. “Opero pazienti provenienti da tutta Europa – dice Veronesi – ma anche da altri continenti, ad esempio dall’America, dal Brasile, dall’Africa”.

La sua, infatti, è una tecnica chirurgica innovativa per la colonna vertebrale ed è l’unico medico in Italia ad effettuarla. “I miei pazienti sono operati con un’innovativa tecnica chirurgica mini-invasiva in anestesia locale, che effettuo dal 2010 – prosegue –, che riduce la possibili complicanze della chirurgia tradizionale al solo taglio della cute mentre non presenta le complicanze, a volte clinicamente rilevanti, della chirurgia classica; l’unica è il taglio della pelle, ma si va a casa il giorno stesso”.

Ha operato circa 400 pazienti italiani provenienti da 17 regioni, 23 pazienti dal continente europeo, 5 pazienti dal continente americano e 1 paziente dal continente africano; l’ultimo paziente straniero operato, il 13 dicembre scorso, è un americano che lavora a Berlino. E nel frattempo il paziente, Daniele Saragoni, si sta riprendendo: “Ho un collare che devo tenere per 15 giorni, poi per altri 30 solo di giorno. Mi sento già molto meglio”.