REDAZIONE RAVENNA

Rigassificatore, si procede spediti: "Progetto sfidante e complesso. Attenti alla sicurezza sul lavoro"

L’amministratore delegato di Rosetti Marino, Guerra: "Costruiremo 15mila tonnellate di strutture". La nave BW Singapore immetterà nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi l’anno di gas.

Rigassificatore, si procede spediti: "Progetto sfidante e complesso. Attenti alla sicurezza sul lavoro"

Rigassificatore, si procede spediti: "Progetto sfidante e complesso. Attenti alla sicurezza sul lavoro"

Marina di Ravenna: nei 120mila metri del cantiere Rosetti Marino si lavora a pieno ritmo alle strutture del terminal galleggiante di Snam previsto in Adriatico a 8,5 km dalla costa di Punta Marina, dove ormeggerà la nave rigassificatrice BW Singapore. Nel piazzale sono visibili le parti della nuova piattaforma, le briccole e le passerelle di collegamento che servono a trasferire il gas dalla nave al gasdotto sottomarino che lo porterà a terra a Punta Marina. Imponente la distesa dei pali, con un diametro da 1,5 a 3 metri, lunghi fino a 95 metri l’uno, che sostengono la parte superiore della piattaforma di raccolta del gas che peserà oltre 1500 tonnellate. "In totale – spiega Oscar Guerra, amministratore delegato della Società – costruiremo 15mila tonnellate di strutture in un anno. Tanto per avere un termine di paragone, è l’equivalente di 15 piattaforme come quelle installate oggi al largo di Ravenna. È un progetto sfidante e complesso". Nei capannoni del cantiere si procede alla verniciatura.

"L’intera struttura sarà ricoperta da un materiale (PFP passive fire proofing) che, in caso d’incendio, la farà resistere per qualche ora dando il tempo di intervenire ed evitando in questo modo, ad esempio, quanto avvenuto nel 2001 a New York nell’attentato alle Torri Gemelle che non essendo state sottoposte a quel trattamento implosero rapidamente. Tutti coloro che in Italia fanno questo mestiere sono qui", commenta Guerra. "Solo per la nostra azienda le persone al lavoro sono 600, con picchi fino a 900. Alcune attività di prefabbricazione – aggiunge – le abbiamo subappaltate a cinque officine ravennati e a due in Abruzzo e Puglia, a Vasto e Brindisi, per la grande mole di opere rispetto al tempo a disposizione". Technip Energies si è occupata della progettazione di base, Rosetti Marino di quella di dettaglio con al suo attivo 50mila ore di progetto e dalle 35 alle 50 persone impegnate. I fornitori dei materiali sono tutti italiani. L’attenzione alla sicurezza è definita "maniacale" dall’amministratore delegato.

"Uniti verso l’obiettivo con la sicurezza nel cuore" è lo slogan che accompagna il cartello con il conteggio delle ore di lavoro: ad oggi sono 545.184 senza infortuni. "È un’attività pericolosa, i pesi sono enormi, i sollevamenti particolari, vi sono dispositivi elettrici. Ogni mese premiamo gli operai più virtuosi e tutti i giorni ci riuniamo prima di iniziare l’attività per presentare i rischi e le precauzioni che devono essere adottate". L’azienda di via Trieste completerà a mare il progetto, ma il terminal come sarà strutturato quando la nave Yudin, ammiraglia della flotta Micoperi già in posizione, avrà installato le strutture? "Il suo ‘cuore’ è la nuova piattaforma – descrive Mattia Raimondi, Project Engineering Manager di Rosetti Marino -, sommersa per 15 metri, alta 11 metri sul livello del mare, non si vedrà dalla spiaggia perché ‘coperta’ dalla nave rigassificatrice. Il suo punto più alto, 41 metri, è la candela. Avrà 12 briccole di ormeggio da 300 tonnellate l’una e si appoggerà su pali di fondazione. Molte passerelle, cavi, serbatoi di drenaggio e canaline elettriche sono stati posizionati sotto per evitare che si veda troppo la struttura". Nella parte centrale del terminal, la vecchia piattaforma Petra è in via di smantellamento e diventerà un’area logistica con due moduli alloggi che possono ospitare quattro persone l’uno. Una seconda nuova piattaforma, invece, servirà per l’imbarco e lo sbarco del personale dalla nave rigassificatrice e per i collegamenti elettrici.

Tutti i lavori stanno procedendo come da programma ed entro il 2024 saranno terminati, per consentire i test e avviare la produzione nel 2025 come confermato dall’amministratore delegato di Snam, Stefano Venier, martedì scorso a margine dell’Assemblea tenutasi a Milano. Da ricordare che la Società ha investito un miliardo nel progetto e che la nave BW Singapore è in grado di immettere nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Rosetti Marino, insieme a Saipem e Micoperi, fa parte del consorzio incaricato da Snam di realizzare l’impianto.

Maria Vittoria Venturelli