Ravenna, 21 marzo 2023 – Inizieranno tra un paio di settimane i lavori per l’allestimento del terminale a mare che ospiterà dall’autunno 2024, la nave rigassificatrice BW Singapore, capace di immettere nella rete nazionale 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Snam investirà nell’operazione Ravenna circa un miliardo di euro.
La nave verrà ormeggiata alla piattaforma al largo di Punta Marina, che Petra (Gruppo Pir) ha ceduto a Snam. Lunga 293 metri e larga 43, la BW Singapore sarà protetta da cassoni sommersi, che la terranno al riparo in caso di forti mareggiate. I lavori verranno eseguiti da un raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte Saipem, e le ravennati Rosetti Marino e Micoperi. In autunno, invece, la società Sidra – che è già impegnata nei lavori dell’hub portuale – inizierà l’approfondimento dei fondali nell’area interessata. Per quanto riguarda i dragaggi, la profondità è di 12,50 metri, ma i fondali saranno portati fino a meno 15,5. Il materiale di escavo verrà portato al largo, in un’area lontana 31 km dalla costa. Il terminale è collocato a 8,5 km dalla costa ravennate.
Per convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, posto a circa 42 km dal punto di attracco, a nord-ovest della città, il progetto prevede di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare di circa 8,5 km e uno completamente interrato, di circa 34. Sulla base delle ultime modifiche al progetto, le condutture a terra che trasferiranno il gas non passeranno sotto la pineta di Punta Marina, come previsto in un primo tempo. La sicurezza del terminale a mare, sarà garantita da cassoni sommersi, invece che tramite palancole fissate sul fondo del mare. Verrà creata una sorta di diga che proteggerà la BW Singapore da mareggiate particolarmente violente. Sempre in vista dell’operatività della BW Singapore piloti, ormeggiatori e rimorchiatori stanno aumento la dotazione di mezzi e personale per gestire tutte le manovre legate al rigassificatore e alle navi che lo riforniranno. Ieri l’ad di Snam Fsru Italia, Elio RuggeriI, ha spiegato che "i tempi più lunghi di Ravenna rispetto a Piombino, si spiegano col fatto che "la città toscana offriva questa banchina, che è una risorsa imprescinbidile, ogni altro sito necessita di interventi offshore" che richiedono il loro tempo. Intanto, è partito il conto alla rovescia in vista del 24 marzo, data entro la quale Snam dovrà comunicare la destinazione della nave rigassificatrice Golar Tundra dall’altra notte in porto a Piombino, dove resterà non più di tre anni. Il presidente della Regione Toscana, Giani, alcuni giorni fa ha anticipato che potrebbe venire in Adriatico e, probabilmente, a Ravenna. Nessuna comunicazione, fino a ieri sera, è giunta al sindaco de Pascale.