Riccardo Magi, (segretario nazionale di +Europa, Enzo Maraio, segretario nazionale del Psi e Marco Lombardo, segretario regionale di Azione, ieri sono stati a Ravenna, penultima tappa, l’ultima sarà Ferrara, del tour romagnolo della lista Riformisti - Futura Emilia-Romagna, che sostiene il candidato alla presidenza della Regione Michele de Pascale. Accanto a loro i candidati locali: Eugenio Fusignani (Pri), Chiara Francesconi (Azione), Andrea Pasi (+Europa) e Federica Gullotta (Psi).
L’incontro, in un locale sul Candiano, è stato l’occasione per parlare di programmi e si è concluso con un brevissimo flash mob sulla Darsena, legato al tema dell’accoglienza, dell’immigrazione regolare, della manodopera richiesta dalle imprese, della cittadinanza.
Sanità, lavoro, turismo, emergenza climatica sono stati tra i temi dibattuti ieri. Lombardo di Azione ha ricordato le battaglie condivise con de Pascale, come quella sul rigassificatore, invocando un impegno per l’ambiente e per l’emergenza climatica non ideologico, ma capace di far crescere il territorio, sottolineando poi l’importanza di puntare su una medicina territoriale, Magi, di +Europa ha parlato di diritti civili, collegandosi agli sbarchi di immigrati che avvengono a Ravenna. "La nostra – ha quindi aggiunto – è una lista con una visione politica e con un consenso che può orientare la maggioranza, e questo ha un valore strategico". Sulla sanità ha invece insistito Maraio (Psi), in particolare sul sistema della regione che funziona e che può essere ulteriormente migliorato.
Sulla stessa lunghezza d’onda i candidati locali, con Pasi (+Europa) che si è espresso sul cambiamento climatico e sulla piaga del consumo di suolo e Federica Gullotta (Psi), che tra le altre cose, ha insistito su una transizione ecologica più accessibile anche dal punto di vista economico. Chiara Francesconi (Azione) ha invece puntato il dito sulla necessità di lavorare ancora di più sull’alta formazione artistica, per la quale ha portato avanti una battaglia che ha dato i suoi frutti, e sul turismo. "Se la regione non interviene – ha detto – andremo incontro al caos. Invece bisogna investire sulla formazione, sulle diverse professionalità, sullo sviluppo di turismi diversi e dobbiamo partire da un cambiamento più vasto, culturale".
Infine Fusignani (Pri): "Questo – ha assicurato guardandosi attorno – non è un cartello elettorale, ma un progetto politico nel quale crediamo tutti. Qui non succederà quello che è accaduto in Liguria".