Dopo la riapertura delle materne, elementari e medie, a Faenza sono tornati in classe ieri anche gli studenti delle superiori. E anche se alcune classi non erano al completo la presenza è stata alta.
Visto il momento così difficile e con due anni di emergenza pandemica alle spalle, diversi dirigenti di istituto hanno inviato lettere agli studenti su quanto "dopo la terribile esperienza vissuta – ha scritto ad esempio Paola Falconi, dirigente del liceo Torricelli-Ballardini – sia necessario capire le vere priorità: non quella di verifiche e interrogazioni, quello lo si rifarà a settembre, quanto di capire e sostenere".
Simili le parole di Fabio Gramellini, dirigente dell’Oriani, una realtà che sfiora un migliaio di studenti. "Mi piace pensare – ha scritto Gramellini– che il fango di oggi sia il terreno fertile da cui germoglierà domani una generazione di cittadini più temprati e consapevoli, più coscienziosi e sensibili. Questa catastrofe, infatti, rappresenta anche una grande lezione di educazione civica che vi ha permesso di sperimentare in concreto quei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale sanciti dall’art. 2 della Costituzione. Abbiamo visto voi ‘burdèl de paciug’ imbracciare le pale e indossare gli stivali, affondare nel fango e portare aiuto dove era necessario, elargire sorrisi e cantare ‘Romagna mia’. È ammirevole come attraverso il vostro infaticabile lavoro siano emersi dalle acque limacciose i valori della fratellanza e della coesione, la disponibilità ad aiutare gli altri e la voglia di ripartire senza piangersi addosso, mostrando anzi tenacia e volontà, caratteristiche tipiche di questa terra e del nostro popolo romagnolo".
Anche il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha voluto portare un momento di solidarietà e un saluto in alcune classi delle superiori, allo scientifico, all’Oriani e all’ITI Bucci. Isola ha raccontato quello che è stato fatto per affrontare l’emergenza e portare una parola di solidarietà agli studenti colpiti dall’alluvione e ringraziare tutti quelli che si sono messi a disposizione dei loro compagni e delle famiglie di chi ha perso tutto travolto dal fango. Ma ha anche invitato ad agire con prudenza: "Abbiamo bisogno di voi in questo momento – ha detto Isola – ma sempre nel massimo rispetto della sicurezza. È un gesto assolutamente encomiabile quello di aiutare a togliere il fango dalle case ma sempre indossando caschetto e occhiali anche perché non si deve rischiare la propria incolumità per dare una mano".
Sul fronte dei ragazzi se qualcuno ha poca voglia di parlare altri sembrano avere la stessa verve di sempre. "Oggi – spiega una delle insegnanti di geografia dell’Oriani – abbiamo affrontato il tema dell’alluvione, le possibili concause e il mondo della fake news che spesso si trovano in rete. I ragazzi, almeno per il momento, ci sono sembrati tranquilli e maturi con una grande forza d’animo e sembrano ancora non aver realizzato l’evento epocale che hanno vissuto".