All’aeroporto militare di Rimini Miramare si è svolta, il 27 ottobre, la commemorazione del sergente pilota cotignolese Giannetto Vassura, caduto nella Grande guerra e a cui è intitolato l’aeroporto stesso. E’ stata deposta una corona d’alloro al monumento dedicato all’aviatore cotignolese, alla presenza, tra gli altri, dei familiari del pilota e di una delegazione del Comune di Cotignola guidata dall’assessora Laura Monti. E’ stata l’occasione per ricordare le missioni di Vassura a 104 anni dalla morte, avvenuta durante un bombardamento di depositi di munizioni austriaci nei pressi di Vittorio Veneto.
"E’ fondamentale tenere viva la memoria, ricordando un eroe, un giovane pilota che perse la vita compiendo il suo dovere e tenendo fede ai valori patriottici" ha dichiarato il tenente colonnello Nicola Della Volpe in rappresentanza del comandante di Reggimento colonello Marco Cardillo. Ultimo di 5 fratelli cresciuti in una famiglia di fede mazziniana e patriottica Gianetto aveva rivelato sin da piccolo una determinazione e una forza d’animo tale da farlo primeggiare negli sport, in particolare nel podismo. Convinto interventista si arruolò volontario nella prima guerra mondiale e sulla scia del fratello, che volava sui dirigibili, nel 1917 chiese di passare dal Corpo automobilistico al Battaglione aviatori. Ottenuta l’abilitazione al pilotaggio dei bombardieri, Vassura il 27 ottobre 1918, una volta venuto a conoscenza dell’offensiva lanciata dall’Esercito italiano, partì da casa dove era in licenza, chiedendo di partecipare alla prima missione. Così decollò per il suo ultimo volo, morì perchè il suo bombardiere fu colpito dall’artiglieria, precipitando nei pressi di Conegliano veneto.
Daniele Filippi