REDAZIONE RAVENNA

Riconoscimento agli eredi di Paladini. Deportato nei lager nazisti

Il prefetto di Ravenna conferisce medaglia d'onore agli eredi di Domenico Paladini, deportato nei lager nazisti. Cerimonia a Fusignano con presenza istituzionale e familiari.

Il prefetto di Ravenna conferisce medaglia d'onore agli eredi di Domenico Paladini, deportato nei lager nazisti. Cerimonia a Fusignano con presenza istituzionale e familiari.

Il prefetto di Ravenna conferisce medaglia d'onore agli eredi di Domenico Paladini, deportato nei lager nazisti. Cerimonia a Fusignano con presenza istituzionale e familiari.

In municipio a Fusignano il prefetto di Ravenna ha conferito la medaglia d’onore agli eredi di Domenico Paladini, deportato nei lager nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Alla cerimonia erano presenti anche la vicesindaca e delegati della sezione locale di Anpi. A ritirare il titolo onorifico erano presenti la figlia Giuditta Paladini, i nipoti Emanuele ed Emiliano Binelli e il genero Mario Binelli. Domenico Paladini, deceduto nel 2003, era nato il 12 novembre 1912 a Carpegna. Nel 1933 fece la leva militare a Bologna, mentre nel 1935 è partito per l’Abissinia, dove non ha preso parte alla guerra, ma occupandosi del presidio armato dei territori occupati. Tornato nel 1937 a Carpegna, è stato richiamato alle armi nel 1939. Nel 1940 è stato inviato sul fronte greco-albanese, dove è rimasto fino all’armistizio del 1943. Arresosi con i suoi commilitoni ai tedeschi, è stato inviato in un campo di lavoro a Breslavia, in Polonia, dove si costruivano vagoni ferroviari. Dopo un anno di internamento, si è salvato dai lager in quanto fu affidato a una famiglia del paese che conduceva un forno. È rientrato in Italia dopo 4 mesi dalla fine della guerra. Nel dopoguerra si è trasferito a Madonna dei boschi (vicino ad Anita), dove ha fatto il bracciante agricolo; sposato con Giovanna Coatti, da cui ha avuto la figlia Giuditta. Ha passato 108 mesi della sua vita sotto le armi (circa 9 anni).