Restano in carcere i due dell’accoltellamento

Devono rispondere di una rapina a un 19enne, del tentato furto di una borsetta e di tre giovani feriti in spiaggia a Milano Marittima

Restano in carcere i due dell’accoltellamento

A ricostruire l’accaduto i carabinieri di Milano Marittima (foto di repertorio)

Gli arresti sono stati convalidati e loro due devono per ora rimanere in carcere. Così ha deciso ieri mattina il gip Janos Barlotti per il 18enne Badreddine Mohamed Ouerfelli e per il 19enne Ali Jlassi, entrambi di origine tunisina residenti a Bologna e arrestati dai carabinieri in stazione a Cervia nella notte tra sabato e domenica con l’accusa di avere rapinato gli abiti griffati a un 19enne; di avere provato a rubare la borsetta a una ragazza; e di avere accoltellato tre giovani. I due, difesi dagli avvocati Luigi Filippo Gualtieri e Piero Gennari, nell’udienza di convalida di martedì scorso, si erano avvalsi della facoltà di non parlare. Devono rispondere, in concorso con altri giovani non ancora identificati, di rapina, tentato furto aggravato, lesioni aggravate e porto abusivo di coltello (addosso avevano lame di 16 e 10 centimetri).

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Milano Marittima coordinati dal pm Lucrezia Ciriello, l’allarme è scattato verso le 3.30 quando il 19enne ha chiamato dalla IV traversa per lamentare di essere stato rapinato da diversi sconosciuti. Lui e alcuni suoi amici si erano accorti che quei giovani stavano danneggiando alcuni ombrelloni di uno stabilimento: hanno allora scelto di rientrare in hotel ma a quel punto in sei o sette si erano staccati dalla comitiva formata da una 15ina di giovani e li avevano raggiunti. Ma mentre gli amici erano riuscito a dileguarsi, lui era stato fatto cadere con un calcio da dietro: e mentre alcuni lo tenevano fermo e lo picchiavano, altri gli sfilavano le scarpe da 500 euro, la cintura firmata e il portafogli che, a spregio, gli aveano infine lanciato addosso dopo avere tolto i 65 euro custoditi al suo interno. Il 19enne aveva subito decritto i suoi aggressori fornendo anche particolari specifici: taluni avevano borselli a tracolla e cappellini da baseball di marca. E quando la pattuglia stava girando con il 19enne a bordo per intercettare i malviventi, ecco che verso le 4.30 è giunto un secondo allarme: questa volta dalla III traversa con tre ragazzi feriti (tra i 19 e i 21 anni).

Secondo quanto poi raccontato da una ragazza, facevano parte tutti di un gruppetto fermo un spiaggia. A un certo punto sono arrivati sei o sette ragazzi, tra questi pure una giovane. Uno si è avvicinato a lei e ha toccato la sua borsetta, forse per spingerla in avanti e prenderla più agevolmente. Le urla della ragazza hanno richiamato i suoi amici lì vicino: ma il tentativo di conciliarsi a parole è presto fallito. La ragazza dell’altro gruppo ha tirato fuori lo spray urticante per usarlo contro uno dei giovani che si era frapposto al borseggio. Quindi sono spuntati i coltelli con due giovani finiti in ospedale a Ravenna (prognosi di 5 e 20 giorni) e uno medicato sul posto perché centrato di striscio a un dito. L’epilogo alle 4.50 quando i militari, con mossa astuta, hanno raggiunto la stazione identificando oltre ai due poi arrestati, anche un 18enne di Imola e un 16enne, entrambi denunciati a piede libero.

a.col.