L’"Oriente è rosso": la mappa elettorale della Romagna disegna una chiara tendenza delineatasi in queste elezioni regionali, in controtendenza rispetto a quelle del 2020: la provincia di Ravenna è tornata la roccaforte rossa della regione.
Nel territorio che l’ha visto diventare sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale è riuscito a fare en plein in tutti e diciotto i comuni.
Un’impresa che per poco non gli è riuscita anche nel bacino di Cesena – habitat del ‘gemello’ Enzo Lattuca, che a Cesena è primo cittadino – dove solo alcuni comuni montani hanno premiato Elena Ugolini.
La domanda che tutti si ponevano alla vigilia delle elezioni era soprattutto una: sulle regionali ci sarà un ‘effetto alluvione’? Qualcosa di simile in alcuni punti della provincia più violentemente travolti dalle esondazioni c’è stato, ma parlare di un trend comune a tutto il territorio sarebbe eccessivo.
Traversara (frazione di Bagnacavallo), come è noto, ha premiato col 57% dei voti la candidata del centrodestra Elena Ugolini (lo stesso è accaduto in una delle due sezioni della confinate frazione ravennate di Santerno), e questo nonostante la ex-sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni abbia raccolto pressoché ovunque messi di voti.
"E’ il luogo in cui il centrodestra ha investito di più sulla sua retorica secondo cui quanto accaduto sarebbe imputabile a scelte della Regione e dei Comuni – mette le mani avanti la vicepresidente della Provincia di Ravenna Valentina Palli, sindaca di Russi, la quale sulle ricostruzioni della destra non ha fatto sconti neppure al ministro della Protezione civile Nello Musumeci –. Un battage che ha pagato solo in minima parte".
Negli altri luoghi più colpiti dall’alluvione di settembre – il comune di Cotignola, il quartiere Borgo a Faenza, la frazione di Marzeno a Brisighella – il centrosinistra è infatti riuscire a sopravanzare i rivali, benché talvolta di poco, come a Marzeno. Curiosamente, i comuni forlivesi colpiti dalle stessa ondata di piena che ha semidistrutto quest’ultima frazione collinare – la confinante Modigliana e Tredozio – hanno invece premiato il centrodestra.
Qua e là nella mappa si notano altre ‘isole blu’, come il forese a ovest di Castel Bolognese, o ancora una delle tre sezioni di Casola Valsenio in cui ricade la frazione alluvionata di Zattaglia; a Brisighella – unico comune guidato dal centrodestra – in quattro sezioni ha vinto Ugolini: è accaduto nelle frazioni montane, storicamente vicine alla Lega e ora a Frateli d’Italia, dove pesa l’isolamento aggravato l’anno scorso dalle frane. Luoghi in cui la vita divenne all’improvviso durissima.
Ed è forse proprio la qualità del trasporto pubblico – come ripetutamente lamentato dai cittadini nell’ultimo anno – ad aver reso meno rotonda la vittoria di Michele de Pascale pure a Sant’Alberto e a San Michele. Nel ravennate gli occhi di tutti erano però puntati su Fornace Zarattini, l’unica porzione del comune di Ravenna massicciamente colpita dall’alluvione 2023: qui de Pascale alla fine è riuscito a spuntarla, benché in maniera sofferta: è finita 49% a 43%.
In pianura Elena Ugolini è riuscita a vincere in alcune sezioni – un paio nel forese di Russi, altre a Lugo – ma senza spostare gli equilibri dei singoli comuni. Fallito anche il tentativo di far virare a destra i quartieri più alluvionati di Faenza: qui il Partito democratico e Michele de Pascale hanno infatti fatto il pieno di voti.
L’unica autentica ‘Taiwan’ del centrodestra nell’oceano rosso è Mandriole: si tratta della sola frazione ravennate in cui Elena Ugolini è riuscita ad affermarsi, e in maniera oltretutto molto solida, con il 57% dei voti contro il 40% di de Pascale.
Cosa ha fatto di quello che nell’Ottocento era un covo di rivoluzionari una roccaforte del centrodestra? Forse i venti ferraresi in arrivo dal nord? Più prosaicamente il centrosinistra ha faticato di più anche in altri lidi: è accaduto a Casalborsetti, a Porto Corsini, ma pure a Lido Adriano.
La ‘capitale’ del sostegno a de Pascale è invece Savarna: qui il 39enne candidato ha incassato addirittura il 70% dei voti.
Filippo Donati