Due buone notizie sul fronte delle condizioni del canale Destra Reno, il corso d’acqua che più di altri porta il segno del disastro alluvionale. Ieri, il personale del Consorzio di bonifica è riuscito a recuperare quasi tutti i pesci morti che si trovavano lungo il canale Mandriole, affluente del Destra Reno. Martedì l’operazione non era riuscita per l’assenza di corrente in grado di spingere le carcasse galleggianti verso la chiusa di Ponte Chiavica, a Mandriole. Qui i tecnici avevano sistemato due reti per fermare il pesce morto prima di accedere al fiume che poi sfocia a Casalborsetti. Fermate le carcasse, dal ponte un camion con la benna ha provveduto a riempire il cassone con almeno 4050 quintali di pesci in putrefazione. La moria ha interessato pesci di acqua dolce e anche salata: cefali, carpe, carassi, siluri, anguille. A provocarla – ha spiegato Arpae - la pressoché totale assenza di ossigeno. Il rischio ambientale è stato notevole, perché tutto questo pesce, una volta finito nel Destra Reno sarebbe stato portato in mare e da lì riversato sulle spiagge.
L’altra notizia favorevole riguarda lo ‘stato di salute’ del Destra Reno. Da giorni e giorni, il canale di bonifica che attraversa Conselice e le principali zone alluvionate, si carica di sostanze che hanno contribuito ad una colorazione nerastra e nauseabonda. Una problematica avvertita in particolare, a Casal Borsetti, dove resta l’unico divieto di balneazione in un piccolo tratto di mare nel punto in cui il canale sbocca nell’Adriatico. Due circostanze favorevoli, da ieri, stanno incidendo positivamente sull’aspetto del corso d’acqua. La pioggia e la contemporanea immissione dal Canale Emiliano Romagnolo hanno certamente favorito un rimescolamento dell’acqua che già ieri, nel tardo pomeriggio, cominciava ad assumere una colorazione più chiara. E’ prevedibile che nei prossimi giorni la situazione si normalizzi. Arpae tornerà sul posto nelle prossime ore per eseguire ulteriori analisi. Lo stesso farà con il canale Zaniolo, nel territorio di Conselice, dove dalla mattinata di martedì è stata riscontrata una colorazione anomala, rosaceo e purpurea. L’esame microscopico ha rilevato la presenza di solfobatteri purpurei e di alghe unicellulari del genere Euglena, organismi che in determinate condizioni possono favorire una colorazione rossa delle acque e che proliferano in condizioni di elevato carico organico e di scarsità di ossigeno, situazione effettivamente riscontrata nelle acque del canale (che costituisce il primo tratto del canale Destra Reno).
l.t.