REDAZIONE RAVENNA

Ravenna vola ad Agrigento. Inaugurata la copia del ’Mosaico della Gazzella’

L’opera è stata realizzata dagli studenti del liceo artistico ’Nervi-Severini’

L’opera è stata realizzata dagli studenti del liceo artistico ’Nervi-Severini’

L’opera è stata realizzata dagli studenti del liceo artistico ’Nervi-Severini’

Nei giorni scorsi, nel quartiere Ellenistico Romano di Agrigento, una delegazione ravennate ha inaugurato la copia del ’Mosaico della Gazzella’, realizzata dal Liceo Artistico ’Nervi - Severini’ di Ravenna. L’inaugurazione rientra nel progetto didattico elaborato lo scorso anno e già presentato alla Biennale 2023 della Città di Ravenna. Si tratta dell’emblema più noto dell’abitato romano, rinvenuto durante le prime indagini archeologiche degli anni ’50, il cui originale, rimosso al momento del suo rinvenimento dalla Domus da cui prende il nome, si trova esposto, ai fini di una maggiore tutela, nel ’Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo’ di Agrigento.

Il progetto, finanziato dal Parco archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, consentirà ai cittadini e ai turisti di riappropriarsi della lettura completa della decorazione pavimentale della ’Casa della Gazzella’ e ammirare nel suo contesto l’opera musiva dallo straordinario valore artistico. Presenti all’evento il direttore del Parco Roberto Sciarratta, il dirigente scolastico del liceo ’Nervi- Severini’ di Ravenna Gianluca Dradi, le tutor del progetto, la restauratrice del Parco Marilanda Rizzo Pinna, la docente Elena Pagani e una delle autrici della copia Giorgia Baroncelli.

Un progetto che ha coinvolto le molte e più svariate realtà ravennati presenti e passate legate al restauro del mosaico. Il Liceo Artistico (ex-Istituto d’Arte per il Mosaico, ex-Corso di Restauro del Mosaico), ha partecipato con tutti gli allievi della classe 4E Indirizzo Mosaico per la realizzazione del campionario con materiali originali e taglio delle tessere nel quale si sono distinti Matteo Mengozzi e Giulia Raccagni. Il contributo è stato fornito anche dall’associazione Dis-ORDINE, dagli ex-allievi e insegnanti delle Scuole d’Arte di Ravenna, con l’aiuto di Paolo Racagni e Daniela Caravita, dall’Università Alma Mater di Bologna Campus di Ravenna e dal prof Giuseppe Lepore, che ha lavorato come mediatore.