Missione romana per il sindaco Michele de Pascale, seppure in veste di presidente delle Province italiane. Direzione: la sede del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per incontrare il titolare del dicastero, Gilberto Pichetto Fratin. Sul piatto della bilancia non solo i progetti per i quali Ravenna è ormai un hub energetico nazionale, ma anche la messa a disposizione del ministero "decenni di esperienza delle imprese, e delle autorità di controllo, del settore energetico, con dati di monitoraggio che possono essere messi a disposizione del Paese".
L’esperienza della procedura accelerata del rigassificatore "ci porta a dire – spiega de Pascale – che lo stesso iter può accompagnare la nascita del parco eolico e fotovoltaico Agnes". Inoltre, "dobbiamo studiare procedure ad hoc per avere tempi più brevi anche per l’estrazione di gas, salvaguardando i temi ambientali. I dati monitorati nei decenni ci dicono chiaramente che di piattaforme come Angela-Angelina non se ne faranno mai più, ma oltre le 9 miglia si possono fare in sicurezza". De Pascale mette sul tavolo ministeriale cinque proposte: ripresa della produzione nazionale di gas, rigassificatore, parco eolico offshore, cattura della Co2 per immetterla nei giacimenti di metano esausti o utilizzarla per l’economia circolare, sviluppo di una piattaforma per l’autoproduzione di energia in Porto da fonte solare ottimizzata tramite produzione di idrogeno.
"Ravenna rappresenta probabilmente il principale hub italiano fra i primi in Europa, ha detto il sindaco al ministro, - in cui questo sistema potrebbe essere perfettamente efficiente, ma questo metodo può ovviamente valere anche su scala nazionale, riducendo i costi, diminuendo le emissioni, creando lavoro e, in questa fase, contribuendo anche a difendere la democrazia e la libertà. È nostra intenzione condividere questo progetto strategico con la Regione Emilia-Romagna e con i ministeri interessati, per rilanciare l’economia del nostro territorio e dare un contributo decisivo alla sicurezza e alla sostenibilità economica e climatica del nostro paese e dell’Unione europea". Pichetto Fratin ha apprezzato la progettualità di Ravenna e ha assicurato un’attenta valutazione sui tempi autorizzativi dei vari progetti.
Alle agenzie di stampa, il ministro ha poi detto che "il gas è oggi il nostro vettore di transizione. Serve ad andare verso un domani basato fondamentalmente sulle rinnovabili: sul sole, sul vento, sull’uso razionale dell’acqua, anche sulla ricerca nel nucleare". "Sarà fondamentale - ha proseguito Pichetto - per il prossimo inverno avere i due rigassificatori, quello di Ravenna stabile e quello di Piombino per un massimo di tre anni, perché agli italiani non venga a mancare il gas, l’energia per le imprese e la luce per le famiglie. L’Italia ha preso la transizione ecologica sul serio, a partire dall’economia circolare. Siamo tra i Paesi più sostenibili e abbiamo una leadership da affermare, sostenere e ampliare". L’accostamento di Piombino a Ravenna, che dovrebbe mettere in attività la nave rigassificatrice per l’inverno 2024 e non per il 2023, sembra più un messaggio alla città toscana.
lo.tazz.