CARLO RAGGI
Cronaca

Ravenna, allargare la carreggiata della tangenziale. Maxi opere per 50 milioni

Interesseranno tre quarti di tangenziale. Primo stralcio dal sovrappasso del canale Magni. Si interverrà poi sui ponti su Ronco e Montone, mentre il cantiere è partito sulla Classicana

l cantiere lungo la tangenziale, partito nel 2022

Il cantiere lungo la tangenziale, partito nel 2022

Ravenna, 8 ottobre 2024 – È da mezzo secolo che a Ravenna non si vedevano cantieri stradali così giganteschi come quelli in corso sul semianello (statale Adriatica) e sulla Classicana. Dopo cinque decenni di assenza, l’Anas è tornata finalmente a progettare su Ravenna e proprio per ammodernare (tema di fondo è l’allargamento della carreggiata a 20,60 metri) quell’arteria che fin dall’avvio fu teatro di decine di sciagure stradali per i suoi incroci prima a raso poi con semaforo e con le carreggiate solo da vent’anni separate dal new jersey. Per non parlare proprio dell’incrocio della morte di via Vicoli (oggi sovrappasso di via Savini, ovvero l’area su cui opera attualmente il cantiere) che fra gli anni ’80 e i primi del nuovo secolo è stato al centro di una lunga battaglia del Comune per indurre l’Anas a rendere un minimo sicuro quell’incrocio: nato a raso nel 1965, fu dotato di semaforo e poi canalizzato mentre solo a inizio ‘93 l’Anas costruì un primo svincolo a due rampe anziché quattro (contemporaneamente fu chiusa via Vicoli e costruita la nuova via Savini): il completamento alle quattro (compresse) rampe ora sostituite è avvenuto con la giunta Mercatali appena vent’anni fa.

La tangenziale sarà allargata
La tangenziale sarà allargata

I lavori di ammodernamento

Proprio da questo tratto di semianello, compreso fra il sovrappasso del canale Magni (che poi è l’inizio della rampa del cavalcaferrovia) e lo svincolo di via Savini, a fine 2022 è partito il cantiere per il primo stralcio dei lavori di ammodernamento dell’arteria (poi bloccato per alcuni mesi nella primavera del 2023 per l’alluvione) che attualmente sta procedendo a ritmo rallentato anche per il maltempo (rispetto al programma i tempi sono già slittati di sei mesi): i lavori per il rifacimento completo delle rampe dello svincolo della carreggiata sud sono stati completati in estate, quelli della nord sono in corso, mentre sono stati da poco avviati quelli per l’allargamento del tratto stradale fino al cavalcaferrovia. Le rampe degli svincoli sia in sud che in nord sono collegati da una innovativa complanare per separare il traffico da e per la città da quello in transito. Il progetto generale, diviso in tre stralci, finalizzato, come si diceva, all’allargamento della sede stradale, prevede lavori per 50 milioni sui tre quarti di tangenziale, nel tratto fra il sovrappasso ferroviario (e del canale Magni), al km 148,790, a nord, e lo svincolo con la E45, al km 154,660, a sud. Restano fuori, per ora, il tratto iniziale del semianello, fra gli svincoli per Roma e per il porto, e quello finale, dallo svincolo del sovrappasso sulla Faentina alla Romea dir.

Le fasi del progetto

Il primo stralcio dell’opera è quello in esecuzione attualmente, mentre il secondo, stando ai programmi di Anas, è previsto venga a breve assegnato all’impresa aggiudicataria. Questo secondo stralcio è diviso in due lotti e riguarda interventi sui ponti sui fiumi Ronco e Montone: entrambi, peraltro, presentano un accentuato degrado delle selle Gerber (si tratta della particolare conformazione a scalino delle parti finali delle travi). Gli impalcati verranno demoliti e sostituiti con una struttura mista di calcestruzzo e acciaio e le travi saranno in acciaio autoprotetto. Saranno anche realizzati nuovi piloni nella parte est, per reggere le nuove travi per l’allargamento della carreggiata a 20,60 metri. Pur in presenza dei cantieri la circolazione non sarà sospesa, ma solo canalizzata su una corsia. Il terzo stralcio del progetto complessivo riguarda l’allargamento (che, come si è visto con i ponti, non sarà sempre simmetrico) del restante tratto di semianello fra l’area dello svincolo di via Savini e lo svincolo della E 45.

Tempi e costi

Le quattro corsie saranno quindi portate a 3,75 metri l’una (ora sono sui tre metri) e saranno affiancate da banchina da un metro e 75; analoga larghezza per i cigli delle scarpate laterali. Le due carreggiate saranno divise dallo spartitraffico tipo new jersey con banchine laterali (metri 2,20 complessivi). Per questi interventi il progetto è in corso di definizione, ma Anas ritiene che i lavori possano iniziare entro il prossimo anno. Il secondo grande cantiere stradale aperto è quello, avviato un anno fa, riguardante l’allargamento della statale 67-Classicana fra il cavalcaferrovia di Classe (km. 218,550) e il viadotto su via Canale Molinetto (km. 223,500): i lavori sono divisi in due stralci. La sede stradale sarà portata a 22 metri con le corsie a 3,75 e sarà installato un nuovo new jersey centrale con due banchine laterali da 0,50. Attualmente i lavori riguardano l’allargamento della carreggiata verso il porto e recentemente sono iniziati quelli relativi allo svincolo di Porto Fuori. Sarà ricostruito anche il viadotto sui fiumi Uniti. Costo dell’opera: 43 milioni. Tempi previsti: oltre quattro anni.