Rapina a disabile, arrestato ventinovenne

La vittima: negli ultimi giorni preso di mira ad Alfonsine e derubato più volte di soldi, orologio e documenti. L’imputato ha negato

Rapina a disabile, arrestato ventinovenne

Rapina a disabile, arrestato ventinovenne

Un po’ di danaro, la carta d’identità e anche un orologio e un braccialetto d’argento. Negli ultimi giorni era stato perseguitato per le strade di Alfonsine da quel ragazzo di origine marocchina senza però mai rivolgersi ai carabinieri. Lo ha fatto giovedì pomeriggio dopo l’ultimo episodio: la rapina di 10 euro. Dalla denuncia di un giovane disabile perché segnato da un grave problema, i militari della locale Stazione ci hanno messo poco a individuare e arrestare il sospettato: si tratta del 29enne Moundir Elbaza, senza fissa dimora e con precedenti di polizia per rapina, furto e stupefacenti tanto che su di lui gravava già la misura di prevenzione dell’avviso orale del questore a cambiare condotta di vita.

Il giovane, difeso dall’avvocato Luigi Gualtieri, ieri mattina in tribunale a Ravenna davanti al giudice Michele Spina e al viceprocuratore onorario Simona Bandini, ha negato tutto sostenendo che in realtà la denuncia sarebbe stata fatta con scopi ritorsivi: e cioè per punire lui e i suoi amici perché, su richiesta del padre, avevano smesso di aiutare economicamente quel ragazzo (pure lui di origine magrebina) in quanto i soldi che riceveva, li spendeva, a suo dire, in alcolici. Di fatto il giudice ha convalidato l’arresto e ha, come chiesto dalla difesa, disposto l’obbligo di firma con divieto di avvicinamento (il vpo aveva chiesto il carcere). Il processo è stato fissato per metà mese davanti al collegio penale.

Secondo quanto riferito dalla parte offesa, il primo episodio risale al 28 giugno quando a suo dire il 29enne in centro lo aveva bloccato e gli aveva preso soldi e sigarette; il giorno dopo verso le 19 vicino a una paninoteca gli avrebbe chiesto i documenti per piazzare alcuni monili in un compro oro: ma al rifiuto, lo avrebbe picchiato e derubato di portafogli e documenti. Da quel giorno aveva iniziato ad avere paura a uscire di casa; lo aveva fatto martedì scorso per andare a mangiare un panino: ma in piazza Gramsci era stato notato dal 29enne il quale lo aveva poi bloccato e gli aveva preso orologio e bracciale. Mercoledì nuova passeggiata fino in piazza Gramsci e nuova lamentata aggressione da parte del 29enne, questa volta spalleggiato da un complice tutt’ora non identificato: in quell’occasione era stato alleggerito di 14 euro. Su due piedi aveva pure tentato di chiamare il 112: era però stato bloccato e minacciato con una frase di questo tenore: "Vai dai carabinieri che poi io ti ammazzo". Il telefono gli era infine stato scaraventato per terra. Poco dopo aveva incrociato una pattuglia dell’Arma: ai militari aveva raccontato l’episodio tuttavia minimizzandolo. Ed è così che si giunge all’ultimo episodio, quello di giovedì: alle 14.30 era stato nuovamente avvicinato nel paro nei pressi alla Coop: il 29enne gli aveva strappato di dosso il marsupio per appropriarsi di 10 euro. Quindi lo aveva minacciato con una frase del tipo: "Vai pure dai carabinieri tanto non mi metto paura e se è il caso poi ti ammazzo". Due militari erano riusciti a rintracciare in poco tempo il 29enne in piazza Gramsci, ad arrestarlo e, così come disposto dal pm di turno Stefano Stargiotti, a scortarlo in una cella di sicurezza.

a.col.