Ragone, il ponte dei sospiri. Mai partiti i lavori per rifarlo

Dovevano iniziare in autunno. La Provincia sta valutando l’ipotesi di rescindere il contratto

Ragone, il ponte dei sospiri. Mai partiti i lavori per rifarlo

Ragone, il ponte dei sospiri. Mai partiti i lavori per rifarlo

Non c’è ancora una data certa per i lavori di rifacimento del ponte di San Pancrazio. L’apertura del cantiere è stata rinviata più volte dall’impresa che si è aggiudicata l’appalto, tanto che la Provincia sta valutando la rescissione del contratto. L’unico freno sarebbe il conseguente allungamento dei tempi dovuto alla necessità di indire una nuova gara d’appalto. Il ponte sul Montone che collega le frazioni di San Pancrazio e Ragone e i territori dei comuni di Russi e Ravenna, inaugurato nel 1934 e bombardato durante la guerra, richiede lavori di adeguamento statico e sismico, lavori per oltre un milione di euro finanziati nel 2018. Il progetto prevede la demolizione della struttura di attraversamento, ma non delle spalle su cui sarà appoggiata la nuova sovrastruttura su cui poggerà il nuovo manto stradale, più largo (2,50 metri in più) per dare spazio a un percorso ciclopedonale protetto.

I lavori preliminari all’apertura del cantiere, lo spostamento di alcuni cavi, sono stati fatti in autunno, ai primi di novembre era programmata la chiusura del ponte per l’apertura del cantiere, che "nella peggiore delle ipotesi – dissero i tecnici della Provincia – sarebbe durato sei mesi". Ma l’impresa edile laziale che si è aggiudicata l’appalto ha rinviato ripetutamente l’inizio lavori, confermando così il pregiudizio dei cittadini, che nell’ultima assemblea pubblica sentendo che l’impresa aggiudicataria non era della zona mormorarono sommessamente il loro disappunto. temendo i ritardi visti nella costruzione di altri ponti in provincia. Oggi non ci sono certezze sull’apertura del cantiere in autunno, ma perlomeno il ponte non è stato chiuso. "Dissi che se il cantiere non fosse stato aperto entro febbraio – ricorda la sindaca Valentina Palli, appena riconfermata - i primi di marzo, non lo avrei autorizzato, per non trovarmi con la strada chiusa durante la vendemmia". "Il problema - continua Palli, che è anche vicepresidente della Provincia - è che l’impresa costruttrice continua a rinviare l’esecuzione di quest’opera. E in questo clima di incertezza si sta ipotizzando anche di rescindere il contratto. Una soluzione che si vorrebbe evitare, perché comporterebbe un allungamento dei tempi non indifferente. Parliamo di dover indire una nuova gara, rifare tutte le procedure…In ogni caso la prossima settimana è previsto un incontro fra gli uffici tecnico provinciale e regionale e si discuterà anche di questo. Il ponte è comunque sicuro".

La chiusura del ponte porterà non pochi disagi fra i residenti delle due frazioni, in particolare per chi non ha l’automobile, Ragone e San Pancrazio sono come un unico paese, e i servizi di questa comunità, dal supermercato, farmacia, asilo scuola e per molti il dottore, sono a San Pancrazio. Per questo questa comunità vorrebbero sapere con certezza e per tempo, così da organizzarsi, quando avverrà la chiusura.

Claudia Liverani