Ragazza aggredita e fatta spogliare, disposta una perizia psichiatrica sull’indagato

Dovrà determinare se l’imputato è capace di intendere e volere, se lo fosse o meno al momento del fatto – anche in modo parziale – e, da ultimo, dovrà determinare l’eventuale pericolosità sociale del giovane. Ieri il gup Janos Barlotti ha affidato allo psichiatra Roberto Zanfini l’incarico di vagliare la salute mentale del 28enne di Imola disoccupato, finora incensurato e tutt’ora ai domiciliari con l’accusa di avere scaraventato giù dalla bici la notte del 16 luglio scorso una ragazza che stava pedalando su viale Stradone; di averla poi afferrata per il collo, trascinata e spogliata per infine averla privata degli abiti costringendola così a rincasare seminuda. All’udienza erano presenti i legali delle parti. Il giovane – difeso dagli avvocati Mauro Faccani ed Elena Ragazzini – deve rispondere di violenza sessuale e lesioni personali (per lei, prognosi di un paio di settimane).

La ragazza si è costituita parte civile con l’avvocato Fabrizio Albonetti quantificando danni per quasi 190 mila euro. La prossima udienza è stata fissata per metà maggio: in quella sede lo psichiatra esporrà le sue conclusioni. Al nome del sospettato, i carabinieri della locale Compagnia, coordinati dal pm Silvia Ziniti erano, arrivati giusto il giorno dopo ai fatti. In particolare grazie alle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza, era stata individuata la targa della vettura. Dai filmati, gli inquirenti avevano dedotto che il giovane aveva incrociato la ragazza inquadrandola da subito come preda tanto che aveva cambiato rotta forse pedinandola poi per un po’. Lei aveva pure imboccato una strada contromano ma lui l’aveva riagganciata. Interrogato a suo tempo alla presenza di un legale, il 28enne aveva detto di essere andato a Faenza per incontrare alcuni amici e di avere fumato uno spinello: aveva ricostruito il fatto per quello che si ricordava ammettendo le sue responsabilità ma non era riuscito a spiegare come potesse essersi trovato lì con la malcapitata sconosciuta. Per lui dopo un paio di settimane era scattata l’ordinanza di custodia cautelare, tutt’ora in piedi, a firma del gip Corrado Schiaretti.

Per quanto riguarda la ragazza, lei quella sera stava rincasando dopo avere accompagnato un amico. Poi all’improvviso quello sconosciuto in auto – descritto come lucido e determinato - le aveva tagliato la strada. Per impedirle di urlare, lui le aveva pure tappato la bocca; quindi l’aveva spogliata e aveva iniziato a toccarsi prima di andarsene.

a. col.