Mezzo metro di acqua all’interno e un metro e 60 nel retropalco e negli spazi più bassi, come la buca dell’orchestra, dove sembra che il teatro finisca ma invece si apre su camerini e locali di servizio. Per il ‘Rossini’ di Lugo, l’alluvione dei giorni scorsi significa tentare di riaprire per l’avvio della prossima stagione, prevista a ottobre. Le poltrone, portate all’esterno nella giornata di domenica grazie al contributo dei tanti volontari che hanno offerto il loro aiuto, sono state trasferite in un capannone, grande e areato, dove possono continuare ad asciugarsi. "In questo modo abbiamo più spazio per sistemare la platea e renderci conto degli interventi da fare – sottolinea il direttore del Rossini, Giovanni Barberini –. Il palcoscenico e il primo ordine di palco non hanno avuto problemi. È il resto che ha sofferto. Dovremo controllare tutti gli impianti per capire cosa ancora funziona e cosa no. L’alluvione è arrivata a fine stagione, quando ormai in programma c’erano soltanto alcuni spettacoli di scuole che ovviamente sono saltati. La nostra intenzione è di riaprire quindi a ottobre. I mesi che ci separano da quel momento serviranno ad effettuare tutti i controlli ed i lavori necessari".
Messaggi di sostegno e di solidarietà sono arrivati da parte di tanti artisti e compagnie che hanno, nel tempo, creato un legame molto forte con il ‘Rossini’. Per dare loro la possibilità di offrire un aiuto concreto anche se a distanza, è stata lanciata sulla piattaforma ‘Gofoundme’ l’iniziativa di crowdfunding ‘Salviamo il teatro Rossini’ che, a ieri, aveva raggiunto 137 donazioni per un totale di oltre 5.000 euro su un obiettivo fissato a 10.000 euro. "Il Teatro dell’Elfo ha realizzato un totem con QRcode per sostenerci – conferma Francesca Bandoli, responsabile marketing del teatro –. Per i piccoli importi vorrei attivare anche Satispay in modo da offrire una risposta a quanti vogliono contribuire". Se in teatro si sta definendo la conta dei danni, la scuola di musica Malerbi è già in grado di riaprire. "L’acqua è entrata ma non ha fatto particolari danni – spiega Barberini –. Gli impianti funzionano e gli strumenti sono stati portati ai piani superiori. Diversi insegnanti si sono resi disponibili ad aiutare nel ripristino che è già terminato. Già da oggi, quindi, la scuola è operativa".
Monia Savioli