La legge Calderoli sull'autonomia differenziata è al centro di una petizione online e di banchetti pubblici promossi da Pd, Anpi, Cgil e Arci. Si denuncia un grave attacco all'impianto costituzionale italiano e ai diritti dei cittadini.
Dal 13 luglio è entrata in vigore la legge Calderoli sull’autonomia differenziata. In questi giorni prosegue la petizione online, che ha già superato le 500.000 firme necessarie per richiedere il referendum abrogativo, ma Pd, Anpi, Cgil e Arci promuovono insieme la petizione che si svolgerà con banchetti pubblici. La raccolta firma è in programma oggi a Faenza in piazza Libertà durante il mercato dalle 9 alle 12, a Brisighella in piazza Carducci (foto) dalle 9 alle 12, a Ravenna nell’area esterna della Coop di via Faentina dalle 9.30 alle 12.30 e ad Alfonsine davanti alla Coop dalle 9 alle 12.
Nella nota stampa sull’iniziativa si legge che "l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata è un grave attacco all’impianto costituzionale del nostro Paese. Nel proporre differenti livelli di autonomia tra le Regioni a statuto ordinario, divide l’Italia e danneggia sia il sud che il nord, impoverisce il lavoro, compromette le politiche ambientali, colpisce l’istruzione e la sanità pubblica, smantella il welfare universalistico, penalizza i comuni e le aree interne, aumenta la burocrazia e complica la vita alle imprese, frena lo sviluppo".