Question time sulla crisi Cofari . Si infiamma il Consiglio comunale

Sospesa per alcuni minuti la seduta. Ancarani (Forza Italia): "I soci lavoratori lasciati con il cerino in mano "

Question time sulla crisi Cofari . Si infiamma il Consiglio comunale

Question time sulla crisi Cofari . Si infiamma il Consiglio comunale

I question time di Forza Italia e Lista per Ravenna sulla crisi della cooperativa Cofari hanno scaldato gli animi ieri pomeriggio in Consiglio comunale a Ravenna.

Tanto che il presidente Massimio Cameliani sospende per una decina di minuti la seduta. L’azzurro Alberto Ancarani dà il via trovando strano il silenzio dell’aministrazione su questa vertenza mentre su altre è molto attiva: la cooperativa "sta fallendo e i soci lavoratori sono lasciati con il cerino in mano senza la restituzione della quota sociale. Perché la giunta è silente, con anche un fratello di un assessore dirigente?", chiede.

Il civico Alvaro Ancisi rincara la dose sulla "multa milionaria di Inps che ha congelato la restituzione delle quote ai soci lavoratori. La crisi non doveva sfuggire alla giunta", anche per i legami con Autorità di sistema portuale e Sapir, dato che la Cofari è attiva nel porto. L’incipit della replica dell’assessore allo Sviluppo economico Annagiulia Randi, "il ruolo dell’amministrazione non è dirimere controversie sindacali", fa imbufalire Ancarani che scalpita fuori microfono più volte ripreso dal presidente Cameliani: "Non può fare il verso all’assessore e non mi può minacciare".

Dopo tre richiami seduta sospesa. Randi riprende spiegando che l’amministrazione ha seguito sotto traccia la vicenda che "non è conclusa. È aperta la vertenza con Inps e si è in attesa del provvedimento del Tribunale sulla vertenza Inail e sull’accordo di ristrutturazione del debito". Terminati questi passaggi si determinerà il valore del patrimonio di Cofari da cui partire per soddisfare i creditori, con "la speranza che possa coprire anche le quote sociali pur non essendo crediti privilegiati".

Da qui l’invito dell’assessore alla "cautela, non è corretto parlare di liquidazione e fallimento". Tra l’altro 90 facchini, conclude, sono stati assorbiti e per il ramo traslochi "14 soci hanno già trovato impiego".

Ancarani, che vorrebbe anche una proposta di riforma del modello della cooperazione, incalza di nuovo: "In questa patata bollente il Partito democratico c’è dentro fino al collo" e "il Comune non proferisce parola perché è in grave imbarazzo. Il modello cooperativo fa acqua e lo usate per i giochini", conclude.