"Quell’argine rischia di collassare. E l’alveo è pieno di tronchi e massi"

L’allarme lanciato dai residenti di Traversara, tramite il presidente del comitato alluvionati Gianluca Sardelli. Dal Comune di Bagnacavallo è partita una segnalazione alla Regione per trovare celermente una soluzione. .

"Quell’argine rischia di collassare. E l’alveo è pieno di tronchi e massi"

L’allarme lanciato dai residenti di Traversara, tramite il presidente del comitato alluvionati Gianluca Sardelli. Dal Comune di Bagnacavallo è partita una segnalazione alla Regione per trovare celermente una soluzione. .

Alcuni lo definiscono già come un disastro annunciato. Le previsioni meteo che danno pioggia nel weekend preoccupano e non poco i residenti di Traversara, frazione di Bagnacavallo già duramente colpita dall’alluvione del 19 settembre e dalle infiltrazioni che, il 4 ottobre, hanno invaso di nuovo il paese. L’attenzione della comunità si concentra soprattutto su un punto: l’argine sinistro del Lamone lungo via Entirate, particolarmente fragile in un tratto lungo oltre un chilometro per i crolli avvenuti a settembre. "Quell’argine – spiega Gianluca Sardelli, presidente del comitato alluvionati in corso di costituzione – rischia di collassare alla prima piena che il fiume dovrà sopportare". Di fronte, in direzione del Borghetto di Traversara, ci sono 30 case. Martedì scorso Sardelli ha inviato tramite pec una missiva al prefetto di Ravenna, seguita da altrettanti e simili comunicazioni, inoltrate il giorno seguente, a presidente di Regione e Provincia e sindaco di Bagnacavallo per sollecitare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza. Pec alle quali Sardelli, nella giornata di ieri, non aveva ancora ricevuto risposta. Oltre alle condizioni dell’argine sinistro del Lamone, Sardelli cita, nella missiva indirizzata alle autorità, altri due fattori che fanno aumentare il livello del rischio.

"La presenza all’interno dell’alveo del fiume di alberi di oltre 20 metri di altezza, che frenano il flusso dell’acqua e bloccano i detriti che arrivano dalla montagna e che potrebbero fare da tappo – spiega – e la presenza all’interno dell’alveo del Lamone di masse di detriti provenienti dall’alluvione di settembre, mai rimossi (foto). Come cittadini abbiamo sollecitato il sindaco Giacomoni a prendersi in carico questo problema – scrive in particolare al prefetto – ma la sua risposta è sempre stata che questo tipo di cose sono di competenza di altri, quindi lui non riesce a ottenere alcun risultato. In caso di rottura dell’argine, a ridosso del ponte di Traversara, ci saranno ulteriori gravi danni a cose e a persone. Le chiedo di intervenire per far sì di scongiurare un’ulteriore alluvione". Un appello al quale l’Amministrazione comunale ha reagito segnalando il problema dei tronchi e dei detriti accumulati alla Regione "affinché si proceda alla verifica della situazione e alla sua più celere risoluzione".

Monia Savioli