REDAZIONE RAVENNA

Quattro mesi, dati positivi Il turismo fa ben sperare

I numeri da gennaio ad aprile sono rosei: 43.979 i pernottamenti. Poi l’emergenza di maggio, che ha scombussolato tutto all’improvviso.

Quattro mesi, dati positivi Il turismo fa ben sperare

Presenze turistiche e pernottamenti, molto bene i primi quattro mesi dell’anno, prima delle alluvioni. È questa la fotografia che emerge dai dati provvisori pubblicati dalla Regione Emilia Romagna relativi alle presenze e ai pernottamenti negli esercizi ricettivi da gennaio a luglio nel Faentino. A causa degli eventi di maggio, il dato turistico che può essere analizzato è quello dato dai primi quattro mesi, da gennaio ad aprile. Per meglio comprendere i numeri è però importante dare la definizione delle voci citate dalle tabelle raccolte degli uffici regionali del turismo. Quando si parla di ‘turisti’ si intende il numero di persone che si registrano nelle strutture ricettive dei comuni, mentre per ‘pernottamenti’ si intende quanto queste persone permangono nelle strutture, il numero di notti appunto. Dividendo il numero dei pernottamenti per quello dei turisti si ottiene la media di presenza, il dato al quale i titolari delle strutture guardano di più perché incide sul fatturato: più il turista resta sul territorio e più alta è l’incidenza economica su questo.

Entrando nel dettaglio, a Faenza da gennaio ad aprile 17.124 sono state le persone registrate nelle strutture ricettive. Nello stesso periodo i pernottamenti sono stati 43.979 con una media di 2,5 giorni, dato in linea rispetto all’anno precedente. Analizzando i quattro mesi validi per capire il gradimento da parte dei turisti, quello che ha fatto registrare la migliore performance a Faenza è stato gennaio, con 3.855 persone che si sono registrate nelle strutture nel comune (+43,1%) generando 10.172 pernottamenti (+14% rispetto al 2022 e il +13,8% rispetto all’anno 2019, considerato anno record). Sempre per Faenza, molto bene anche febbraio con 3.531 turisti (+24% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima), marzo con 4.731 turisti (rispettivamente +18,2% di arrivi e +12% di pernottamenti sul 2022) e aprile con 5.007 turisti (+10,8% rispetto all’anno prima). Oltre a Faenza, i territori dell’Unione faentina a maggior vocazione turistica, presi in esame dagli uffici statistici del turismo regionale, sono Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio. Nei primi quattro mesi dell’anno nelle strutture di Brisighella si sono registrate 3.473 persone per 7.239 pernotti (con una media di 2 giorni); a Riolo Terme, da gennaio ad aprile, 2.067 le persone registrate nelle strutture per un totale di 11.039 pernotti. Infine nel circuito ricettivo di Casola Valsenio, nei primi quattro mesi dell’anno si sono registrate 467 persone per 978 pernottamenti (media di 2 giorni).

Capitolo a parte è quello che riguarda le presenze nei mesi di maggio e giugno, i cui dati sono fortemente influenzati dall’arrivo di personale di soccorso, della Protezione civile e dalle famiglie di persone alluvionate ospiti nelle strutture ricettive del territorio. Un bilancio tutto sommato più che positivo per i primi quattro mesi che, al netto di emergenze covid e meteo, fa ben sperare per il futuro.