Pulizia dei fiumi, la sentenza: "Responsabilità della Regione"

Il pronunciamento del Tribunale Superiore delle Acque sull’alveo del Tagliamento tra Veneto e Friuli. Evangelisti (FdI): "Se i cittadini alluvionati chiedessero un risarcimento, potrebbero ottenerlo".

Pulizia dei fiumi, la sentenza: "Responsabilità della Regione"

Pulizia dei fiumi, la sentenza: "Responsabilità della Regione"

"La sentenza fuga ogni dubbio sulle responsabilità e su chi debba fare cosa". Questa la valutazione che Marta Evangelisti, capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, fa della sentenza dell’8 novembre 2023 del Tribunale Superiore delle Acque (che è appellabile), che vedeva Anas da un lato, dall’altro il Ministero delle Infrastrutture, Regione Veneto, Agenzia del Demanio, Regione Friuli Venezia Giulia e i Comuni di Latisana e San Michele al Tagliamento. I giudici hanno accolto il ricorso di Anas, condannando il Ministero a pagare le spese di giudizio (2.500 euro) e a compensarle a Regione Veneto e Agenzia del Demanio. Ci si occupa della sentenza perché il tema è stato a lungo dibattuto dopo l’alluvione, con un rimpallo di responsabilità tra gli enti su chi doveva tenere puliti gli alvei dei fiumi.

L’oggetto del contendere era l’alveo del fiume Tagliamento, al confine tra Veneto e Friuli. Si legge in sentenza che "(...) è chiaro il riparto dei compiti tra il soggetto proprietario del ponte (Anas, ndr) e l’amministrazione: mentre il primo è tenuto ad eseguire i lavori finalizzati alla conservazione e alla manutenzione del ponte (o della strada), i lavori relativi alla pulizia idraulica (anche del tratto sottostante il ponte) rimangono a carico dell’Autorità amministrativa competente sull’aspetto della manutenzione e della cura idraulica dell’alveo del fiume. Conseguentemente, nel caso in esame, il provvedimento non avrebbe potuto imporre alla ricorrente (Anas, ndr) di effettuare la pulizia dei detriti legnosi e del materiale flottante sottostante il ponte". "La sentenza – ragiona Evangelisti – fuga ogni dubbio, distinguendo le competenze sull’infrastruttura e sulla pulizia idraulica". Insomma, tenere puliti gli alvei dei fiumi "toccava e tocca alla Regione Emilia Romagna. Il nostro gruppo consiliare ha raccolto tantissime segnalazioni di cittadini relative alla presenza di cataste di legna a ridosso dei fiumi. Segnalazioni che abbiamo fatto presente, lo scorso 21 novembre 2023, nel corso della seduta dell’assemblea legislativa alla quale ha partecipato il generale Figliuolo e, ovviamente, il presidente Stefano Bonaccini". La sentenza del Tribunale delle Acque può aprire scenari finanziariamente impegnativi per la Regione. "Se i cittadini alluvionati presentassero una causa risarcitoria, potrebbero ottenere un riconoscimento economico". La Regione "nonostante i nostri input non ha cambiato modus operandi, continuando invece ad attaccare il governo, vedi sui beni mobili, quando per quelli danneggiati dal terremoto non era stato stanziato nulla. Sentirsi accusati dunque è profondamente ingiusto, dato che i soldi ci sono".