Proseguono, sempre più nel tratto collinare, i lavori di messa in sicurezza e consolidamento dei tratti più a rischio del fiume Lamone. Attualmente i lavori sono in corso su un tratto di scarpata del fiume su cui si affaccia la parte est dell’abitato di Fognano. Il cantiere interessa una scarpata rocciosa, composta di arenaria e marna, alta oltre trenta metri e per una analoga lunghezza, che le piene di un anno fa avevano eroso alla base, in particolare le forti correnti avevano rimosso l’alto strato terroso che si era formato sulla roccia nel corso di un periodo forse secolare se non oltre.
Si tratta della scarpata immediatamente a monte dei ciclopici muraglioni che contengono l’abitato di Fognano a lato di via Macello, la strada per Campiume. I lavori, progettati e diretti dall’Ufficio territoriale di Ravenna dell’Agenzia regionale per la sicurezza e la protezione civile, sono finalizzati a migliorare la stabilità della scarpata e dovrebbero concludersi entro l’autunno. La spesa prevista è di 300mila euro, finanziati dal Pnrr. Prima tappa dei lavori è stata il taglio e la rimozione delle piante abbattute dalla piena e di quelle pericolanti; attualmente si sta provvedendo alla messa in opera di centinaia di metri di reti protettive e di una ‘geo-griglia’ di contenimento che è aderente alla roccia nella parte bassa, a livello del fiume e, nella parte più alta, al terreno. Si tratta di una struttura tenuta ancorata da un intreccio di funi in acciaio bloccate in superficie con una diffusa chiodatura. Questo cantiere segue a ruota i lavori che nei mesi scorsi avevano interessato la vicina confluenza del rio Bagno nello stesso fiume Lamone, sempre nell’abitato di Fognano. Anche qui si è trattato di sistemare le scarpate con rivestimenti in reti anti-erosive, calcestruzzo, tiranti, chiodature e canali drenanti.
Da inizio anno, nel tratto del Lamone fra Faenza e Brisighella sono stati effettuati numerosi interventi di rimozione delle alberature cadenti e di taglio degli alberi ingombranti soprattutto in prossimità di ponti o sbarramenti, come su entrambi i lati del fiume alla chiusa di Errano (qui è stato anche riprofilato un tratto della sponda sinistra), al ponte di via Molino del Rosso e al ponte di via Canaletta a Brisighella. Si è trattato di interventi che peraltro ad oggi sono già ampiamente schermati dalla veloce crescita di canne fluviali.
c.r.