inizia a farsi sentire l’influsso positivo del Cau (i Centri di assistenza urgenza) sulla sanità ravennate. In totale dal 22 gennaio scorso, giorno dell’apertura del Cau di Ravenna, al 7 luglio, gli accessi sono stati 12.522 mentre quelli a Cervia (attivo dal 18 dicembre 2023) sono stati 8.458. Appena partiti in giugno, i Cau di Faenza e Lugo fanno registrare, rispettivamente, 984 e 704 accessi. Si è fatto sentire anche l’impatto sui pronto soccorso che pur aumentando gli accessi (+3,4% a Ravenna nei primi 5 mesi del 2024 sullo stesso periodo del 2023) stanno crescendo meno di quel che accadrebbe senza i Cau specie per gli accessi di codici bianchi e verdi.
"Come Ausl Romagna – spiega il direttore generale Tiziano Carradori – diamo un giudizio molto positivo sull’attivazione dei Cau e sulla risposta dei cittadini che devono sempre più considerare di accedere a questo servizio in caso di problemi di modesta gravità. Ed entro l’inverno potrebbe divenire operativo a Ravenna uno spostamento automatico dal pronto soccorso ai Cau per tutti codici bianchi e verdi. Naturalmente, i Cau andrebbero rafforzati, ma già oggi sono una grande occasione per medici di guardia medica che prima curavano i pazienti al telefono e ora possono esercitare al meglio la loro professionalità. Poi anche i cittadini devono valutare bene quando e come rivolgersi ai servizi sanitari ma su questo e sui Cau avvieremo una importante campagna di comunicazione. I Cau sono appena entrati in funzione e non hanno ancora espletato la loro piena funzionalità; a Rimini, ad esempio, i codici bianchi e verdi al pronto soccorso sono diminuiti dell’1%".
Il dato dell’Emilia-Romagna, da gennaio a maggio 2024, indica che i 42 Centri di assistenza urgenza attivi hanno ridotto la pressione degli accessi in Pronto soccorso del 15,5% per i codici bianchi e del 9% per i codici verdi. Questo il quadro che emerge dai dati elaborati dalla Regione per valutare l’andamento dell’attività dei Cau, pensati e realizzati per rispondere alla gran parte dei bisogni e delle urgenze a bassa complessità clinica e assistenziale dei cittadini. Il bilancio è stato presentato ieri a Bologna dall’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini
Secondo i dati elaborati dalla Regione che ha messo a confronto il periodo gennaio-maggio 2024 con lo stesso periodo del 2019, grazie ai Centri assistenza urgenza gli accessi di codici bianchi e verdi in Pronto soccorso sono diminuiti in Romagna da 139 accessi per 1.000 abitanti nel periodo gennaio-maggio 2019 a 102 nello stesso periodo del 2024. Stabile all’83% la percentuale di persone che trovano assistenza e cura direttamente all’interno della struttura. I tempi di attesa sono mediamente pari a 45 minuti, con accessi prevalentemente in orario diurno (82%). Le prime cause per cui i cittadini in questi primi cinque mesi del 2024 si sono rivolti ai Centri di assistenza urgenza sono lesione o dolore agli arti e contusioni e tosse, congestione, mal di gola o febbre.
Giorgio Costa