REDAZIONE RAVENNA

Primaria ‘Codazzi’ a prova di sisma. Via libera a lavori per 260mila euro

La Giunta comunale di Lugo ha deliberato il progetto esecutivo e lo stanziamento dei fondi

L’intervento riguarda la scuola primaria Codazzi di Lugo e, nello specifico, l’ala in via dei Melandri 1

L’intervento riguarda la scuola primaria Codazzi di Lugo e, nello specifico, l’ala in via dei Melandri 1

La Giunta comunale di Lugo nella seduta dello scorso 19 dicembre ha deliberato il progetto esecutivo e il conseguente stanziamento di bilancio per l’adeguamento sismico dell’ala del plesso scolastico della scuola primaria Codazzi in via dei Melandri 1. "In pratica l’edificio originale della Codazzi" commenta l’assessora ai Lavori pubblici, Veronica Valmori. Al primo nucleo, risalente agli anni ‘60, nel corso degli ultimi decenni si sono aggiunti vari ampliamenti che già soddisfano i livelli richiesti di resistenza agli eventi sismici. Nel caso del progetto licenziato dalla Giunta, a seguito dell’intervento previsto, il coefficiente di adeguamento sismico passerà dall’attuale 0,47 allo 0,70, superando così la soglia minima di 0,60 stabilita per legge a seguito di lavori di manutenzione straordinaria. I lavori avranno un costo di 260.000 euro, già indicati in bilancio e destinati allo scopo, derivanti da oneri di urbanizzazione. "Verranno realizzati durante le vacanze estive – spiega l’assessora –. Partiranno con il finire delle lezioni e, con uno sviluppo temporale di circa 80 giorni, finiranno in tempo per rendere la scuola fruibile per l’anno 2025/26". La scuola è anche sede di un centro estivo organizzato dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ma anche in questo caso "il cantiere è stato studiato affinché non interferisca e non si creino pericoli di alcun tipo per lo svolgimento delle attività del centro estivo".

La parte interessata dai lavori è solo quella dell’edificio rettangolare principale, che si sviluppa su due piani. Le strutture che sono state aggiunte negli anni ‘80 e ‘90 non saranno toccate dal cantiere. Sono già stati eseguiti vari sondaggi per saggiare la bontà dei materiali che costituiscono l’edificio, formato da cemento armato e laterizi, andando quindi a sviluppare il progetto di rinforzo di pareti e soffitti. Verranno realizzate piccole demolizioni e ricostruzioni, installati tiranti e reti di contenimento, in maniera da rendere la scuola più sicura. L’edificio in questione non rientra in quelli strategici del piano di protezione civile, quindi quelli che sono adibiti a ospitare gli sfollati in caso di calamità naturale, per questo il coefficiente sismico a cui attenersi è leggermente più basso. Nel progetto approvato lo scorso 19 dicembre dalla giunta sono anche indicati i lavori che in un secondo stralcio potrebbero portare tale coefficiente, dallo 0,70 all’1.

Matteo Bondi