Preso lo stalker del quartiere. Aggrediva con lo spray, arrestato dai carabinieri

Inseguimenti, minacce, molestie e perfino lesioni: 20enne ravennate in carcere. Secondo l’accusa gli abitanti di Borgo Nuovo erano terrorizzati a girare per strada.

Preso lo stalker del quartiere. Aggrediva con lo spray, arrestato dai carabinieri

Inseguimenti, minacce, molestie e perfino lesioni: 20enne ravennate in carcere. Secondo l’accusa gli abitanti di Borgo Nuovo erano terrorizzati a girare per strada.

Reazioni eccessive e comportamenti a tratti violenti. Di lui aveva timore l’intero quartiere. Tanto che a un certo punto perfino un medico dell’ospedale che abita in zona, aveva inviato una mail al centro di salute mentale per descrivere la situazione di terrore e disagio vissuta dagli abitanti dell’area per via di quel ragazzo. In tutto questo, la più bersagliata era stata una giovane della quale il protagonista dell’accaduto si era forse invaghito. Di fatto il ragazzo - un 20enne ravennate - giovedì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della Stazione principale in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Corrado Schiaretti su richiesta del pm Francesco Coco per stalking, lesioni e minacce continuate aggravate.

Il 20enne - secondo una nota dell’Arma - era già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi giudiziari: in particolare per reati contro la persona, contro l’incolumità pubblica e per danneggiamenti seguiti da incendio. L’indagine era partita quando, a seguito di diversi episodi verificatisi nel Borgo Nuovo, i militari avevano raccolto varie testimonianze tra cui quella di una ragazza terrorizzata al pensiero di uscire anche per fare denuncia. La giovane ha raccontato agli inquirenti che la mattina del 18 settembre, mentre passeggiava con il suo cagnolino, il 20enne l’aveva avvicinata con la scusa di chiederle informazioni. Ma il cagnolino si era messo ad abbaiare: e così lui aveva reagito a colpi di spray urticante e poi era fuggito. La giovane era prima andata dal veterinario e poi in pronto soccorso (prognosi di un paio di giorni). Da quel momento il sospettato, che lei conosceva solo di vista, si era messo a pedinarla, anche sotto casa. Sarebbe giunto - prosegue l’accusa - a chiedere informazioni a vicini e conoscenti di lei per capire dove lavorasse.

Quella notte era accaduto un fatto insolito: ignoti aveva dato fuoco a due auto parcheggiate davanti al condominio della giovane: esattamente dove lei era solita parcheggiare. Il 19 settembre, lui aveva inveito contro di lei in strada con minacce del tipo: "So che mi hai denunciato, te la farò pagare". Altra puntata il 20 settembre quando lei si trovava vicino a una pizzeria con il fidanzato: il 20enne all’improvviso l’aveva insultata. E più tardi se l’era presa con il fidanzato recatosi a prelevare il cagnolino per portarlo a passeggio: "Ti ammazzo la ragazza e il cane, adesso vado a prendere un coltello e ti faccio vedere".

E quando lei era scesa, l’indagato avrebbe per davvero impugnato un coltello pronunciando una minaccia del tipo: "Adesso ti ammazzo veramente". Lei era tornata in fretta in casa e lui aveva scagliato alcune bottiglie contro il suo garage. Il giovane, in possibile stato di alterazione psicofisica, alle prime ore del 20 settembre, con un banale pretesto e usando ancora lo spray al peperoncino, avrebbe pure aggredito il gestore di un bar del quartiere ingaggiando con lui una violenta colluttazione fino a fratturargli la tibia. Al termine delle formalità di rito, il 20enne è stato accompagnato in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per lunedì alla presenza dell’avvocato difensore Eleonora Sgrò.

a.col.