Un ottimo ottobre lascia ben sperare per una chiusura d’anno positiva per i traffici del porto. Tra gennaio e ottobre si sono registrati circa 21,2 milioni di tonnellate movimentate, in calo dell’1,9%, con gli sbarchi a 18,3 milioni e gli imbarchi a 2,8 rispettivamente in calo del 2,3% e in crescita dello 0,9%. Cresce il numero di toccate delle navi, 2.142 e 28 in più rispetto al 2023. E ottimo, appunto, ottobre con 2,3 milioni di tonnellate movimentate, in crescita del 21,5%. Mentre per novembre si stima un ulteriore aumento del 20,5% così da portare i dati in linea con lo scorso anno, per una movimentazione complessiva di quasi 23,4 milioni di tonnellate, in calo di circa lo 0,2%.
"È il segnale inequivocabile – dice Daniele Rossi, presidente dell’Autortà portuale – che i mercati si stanno assestando dopo un inizio anno molto difficile per una serie di fattori geopolitici ed economici internazionali. L’industria manifatturiera italiana sta funzionando bene, nonostante tutto, si sta approvvigionando di materie prime in maniera significativa e il porto di Ravenna consolida il suo ruolo di hub logistico di riferimento.
Abbiamo praticamente recuperato tutta la perdita del dell’anno in corso, prevedo quindi una chiusura positiva del 2024. Ma questo per noi non è importante, perché siamo ancora nella fase di completamento di lavori essenziali, come i dragaggi. Il vero confronto con il mercato lo avremo il prossimo anno e da lì non potrà che essere un percorso di crescita e di sviluppo".
Nello specifico delle merci nei primi 10 mesi, quelle secche, dunque rinfuse solide, merci varie e unitizzate, calano del 2,9%, e quelle unitizzate in container del 5,8% e quelle su rotabili del 2,4%. Crescono del 2,7% i prodotti liquidi, mentre cala del 3,7% il comparto agroalimentare. Giù soprattutto i cereali, di oltre il 18%, e gli oli animali e vegetali, del 2,7%. Bene le farine, in rialzo del 33,2%.
Per i materiali da costruzione "decisa ripresa" del 3,1% da attribuire all’aumento di import delle materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo. In positivo anche i prodotti petroliferi dell’8%, i concimi del 2,9% e i prodotti chimici dell’1,3%. Per i prodotti metallurgici, invece, il calo è del 9,4%. I contenitori, con 167.852 Teus, registrano un calo dell’8,1%, con la merce, oltre 1,8 milioni di tonnellate, giù del 5,8%. In linea con il 2023 il numero di toccate delle navi portacontainer, 381.
Per trailer-rotabili e automotive, all’aumento dello 0,7% dei pezzi movimentati, corrisponde una diminuzione del 2,4% della merce movimentata. In particolare, per i trailer e altri veicoli, quasi tutti movimentati sulla linea Ravenna-Brindisi-Catania, 64.583 pezzi, il 5,6% in meno. Risultato più che positivo per l’automotive con 15.477 pezzi movimentati, quasi il 40% in più, sempre grazie al traffico di Bmw dirette verso i mercati dell’Asia orientale. Arrivando alle crociere, sono 79 gli scali contro i 93 del 2023, per un totale di 271.498 passeggeri, in calo di quasi il 18%, di cui 222.353 in home port. Il calo, sottolineano da via Antico Squero, è dovuto alla "minore capacità del terminal, causata dal cantiere per la costruzione della nuova stazione marittima".