Modifica della viabilità, prolungamento della ferrovia, interramento dei cavi elettrici che attraversano il Canale Candiano, innalzamento della rotonda all’altezza di Docks Cereali. Sono questi gli importanti cambiamenti che interesseranno la parte finale di via Classicana al Porto di Ravenna, dopo la realizzazione nella penisola Trattaroli della banchina del nuovo terminal container da parte dell’Autorità portuale e l’avvio dei lavori di urbanizzazione a cura di Sapir proprietaria dell’area. Le opere sono progettate e in gran parte finanziate, la fine lavori avverrà nel 2026.
"A questo punto – dichiarano il sindaco Michele de Pascale e l’assessora al Porto Annagiulia Randi – è stato naturale affrontare il tema della viabilità. Le modifiche sono parte integrante del progetto strategico dell’Hub Portuale e mirano a rendere ancora più competitivo il nostro scalo. Un obiettivo al quale abbiamo dedicato in questi anni tantissimo impegno e sul quale stiamo continuando a lavorare, con risultati ogni giorno più concreti". La previsione di un incremento del traffico pesante diretto al terminal, "fattore certamente auspicato, che genererà una positiva ricaduta economica", pone il problema di come evitare il congestionamento dell’arteria principale del porto San Vitale, spiegano i due amministratori. La soluzione include che il lato est di via Classicana, da cui si accede alle banchine affacciate nella piallassa Piomboni, rimanga a doppio senso di circolazione, con una corsia per ogni senso di marcia.
Anche il lato ovest, dove si trovano gli insediamenti sul Canale Candiano, manterrà il doppio senso di circolazione: una corsia sosterrà il traffico dalla penisola Trattaroli all’incrocio con via Rubboli in direzione Ravenna; altre due punteranno invece verso Trattaroli e una di queste è destinata ai veicoli in attesa dell’ingresso nel nuovo terminal. Il costo totale è di circa 3 milioni. Nel centro della carreggiata, dove si trova l’aiuola, correranno i binari del prolungamento della dorsale ferroviaria.
L’Autorità portuale, afferma il segretario generale Fabio Maletti, ha concluso il progetto che sarà appaltato entro l’anno, l’investimento è di 4 milioni. Inoltre, per spostare via mare le gru di TCR dall’attuale sede a quella in penisola Trattaroli, interverrà il Gruppo Terna, proprietario della rete di trasmissione italiana dell’elettricità, che interrerà i cavi delle due linee di alta tensione che attraversano il Canale Candiano. Infine, l’ultimo studio già redatto dall’Autorità portuale e in attesa dei finanziamenti, prevede l’innalzamento della rotonda all’altezza del terminal Docks Cereali per consentire il passaggio dei convogli. Nell’attesa del completamento di questi cantieri, l’area Trattaroli verrà utilizzata da Sapir per il traffico di auto BMW in partenza per il Medio Oriente. Sarà anche il cantiere per la costruzione dei cassoni destinati alla diga che proteggerà il terminal a cui attraccherà il rigassificatore di Snam.
Maria Vittoria Venturelli